Barbie fa parlare di se' anche in aula

LA TRAIETTORIE DI RINNOVAMENTO DELLA BAMBOLA PIU' FAMOSA DEL MONDO AL CENTRO DI UN INCONTRO CON IL MARKETING DI MATTEL ITALIA ORGANIZZATO DAL CORSO DI MARKETING DEL CLEAM. DURANTE L'EVENTO, IL LANCIO DI UNA COMPETITION CHE SI CONCLUDERA' IL 6 DICEMBRE

Il 9 marzo 1959 prendeva vita quel fenomeno di costume chiamato Barbie. A raccontare ciò che la bambola e il suo mondo rappresentano per Mattel e di come si affronta un universo di questa portata dal punto di vista del marketing è stata la testimonianza dell’azienda nell’ambito del corso di marketing guidato dal professor Sandro Castaldo. Una lunga lezione, tesa a mostrare ai ragazzi i diversi ruoli aziendali, durante la quale Anna Laura Siracusa, Marketing Director di Mattel Italia, Valentina Bonacina, Marketing Manager & Category Lead Dolls, e Chiara Bettini, Brand Manager Barbie, hanno raccontato, confrontandosi con gli studenti del Cleam, come si gestisce e come si innova un marchio così potente.

“Gli studenti di marketing quest’anno parteciperanno a tre mini-campus con le aziende per apprendere direttamente dalla voce dei manager alcuni fra i principali ruoli nell’ambito della funzione marketing”, ha spiegato Castaldo. “Questo primo evento con Mattel è stato dedicato ad approfondire il product management. I prossimi appuntamenti saranno dedicati ai ruoli della comunicazione e della distribuzione”.

Barbie, ideata dall’imprenditrice Ruth Handler – sulla cui figura di imprenditrice è stata di recente pubblicata su Business History una ricerca di Valeria Giacomin (Università Bocconi) e Christina Lubinski (Copenhagen Business School) – è stata tanto giocattolo di successo, quanto argomento di discussione per decenni per via delle polemiche sull’immagine unica e inarrivabile che la bambola trasmetteva attraverso il suo corpo, nonostante, come riferito durante la lezione, la diversity e l’inclusione siano state elementi da sempre presenti nella storia della bambola. Il lavoro che è stato compiuto, in particolare nell’ultimo decennio, ha visto spostare il focus verso il ruolo ispirazionale che Barbie può assumere (elemento peraltro sottolineato anche nel recente film diretto da Greta Gerwig). Da qui, ad esempio, il coinvolgimento in Italia di Samantha Cristoforetti (a cui è stata dedicata una Barbie ad oggi in commercio), Bebe Vio in qualità di role model e l’avvio di progetti come il Dream Gap Project, che punta a ridurre il gap di percezione del potenziale nelle bambine quando si tratta di immaginare il proprio futuro e che è dovuto anche all’immagine di sé proposta dagli adulti (un dato su tutti: le bambine hanno 3 volte meno probabilità di ricevere un giocattolo scientifico).

La testimonianza dei rappresentanti di Mattel, inoltre, ha visto il lancio da parte di Lorenzo Pedronetto, Brand Manager & Category Lead Games, Action Figures e Building Sets, e di Giulia Oriana, Assistant Brand Manager Games, di una competition che impegnerà studentesse e studenti nell’immaginare, comunicare e capire come distribuire una versione speciale di uno dei due giochi Uno e Scrabble. Premiazione: il 6 dicembre.

di Andrea Celauro