Quaranta ricette per la quarantena

L'IDEA NATA DURANTE UN APERITIVO ONLINE DEL DIPARTIMENTO DI MANAGEMENT DELLA BOCCONI DIVENTA UN LIBRO DI CUCINA. I PROF DIVENTANO CHEF E DEVOLVERANNO I PROVENTI DELLA VENDITA PER CREARE BORSE DI STUDIO

C’è un libro appena pubblicato da alcuni professori della Bocconi che non racchiude formule matematiche, almeno non in senso stretto. È sì frutto della ricerca, ma di una ricerca che, più che sull’innovazione, fa leva su un sapere tramandato di generazione in generazione. Soprattutto, è un libro in cui la conoscenza vuole aiutare anche con un gesto concreto. Si tratta della pubblicazione realizzata dal Dipartimento di management e disponibile per i tipi di Egea dal 10 dicembre: “La nostra quarantena – Le ricette del Dipartimento di management e tecnologia della Bocconi in epoca di lockdown”. Un’operazione nata quasi per caso durante un aperitivo online organizzato all’indomani dell’avvio del primo lockdown, a marzo 2020.

Un bicchiere per ritrovarsi ancora insieme nonostante la distanza, un sabato sera, “e l’improvvisa consapevolezza che molti di noi si stavano connettendo dalla cucina, magari mentre stavano preparando la cena utilizzando una ricetta di famiglia”, racconta Severino Salvemini, curatore dell’opera insieme ad Alfonso Gambardella e Paola Cillo. Da lì e dalla consapevolezza che la nostra socialità, non solo italiana, nasce soprattutto a tavola, l’idea di raccogliere questo patrimonio di saperi di famiglia sotto forma di ricette ‘di Dipartimento’ e farne un libro. Con un passaggio in executive committee da parte di Gambardella, direttore del Dipartimento, e di Cillo, il libro ha preso forma. “Abbiamo lanciato la proposta a tutto il Dipartimento e c’è stato subito un grande entusiasmo. In poco tempo abbiamo raccolto 40 ricette di ogni parte d’Italia e anche dall’estero”, spiega Gambardella.

Dal ‘Gattò’ di patate, alla focaccia pugliese, dalla torta di Kumquat alla pappa d’aveva scozzese, le quaranta ricette della quarantena non sono solo un viaggio culinario nella vita privata dei prof Bocconi. L’idea è che portino a un gesto concreto: “I proventi”, infatti, “andranno a finanziare borse di studio per gli studenti, magari di famiglie il cui equilibrio economico sia stato toccato dall’emergenza Covid”, aggiunge Paola Cillo.
Ad aprire il volume, tra l’altro, la prefazione di una vera professionista, Cristina Bowerman, chef stellata del Glass Hostaria di Roma e presidentessa dell’Associazione Ambasciatori del Gusto: “La statura delle persone si misura dalla capacitaÌ€ di muoversi in campi diversi con la stessa disinvoltura con cui io preparo uno spaghetto al pomodoro”, scrive la Bowerman. “Sono coloro che non hanno paura di affrontare il nuovo e lo sconosciuto. Nel guardare le foto, nel leggere le ricette io vedo persone di grande statura che si sono lanciati nell’unknown con quel pizzico di ironia che eÌ€ caratteristica solo dei grandi. Un ricettario scritto da non-cuochi rende la concreta testimonianza di quanto questo lockdown datato 2020 abbia contribuito a farci scoprire angoli nascosti della nostra anima che altrimenti avremmo ignorato”.

di Andrea Celauro