Figure e paesaggi in mostra
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Figure e paesaggi in mostra

DA LUNEDI' 14 GENNAIO, SINO A VENERDI' 8 MARZO 2019, I QUADRI DI CESARE BREVEGLIERI, UNO DEI MAGGIORI INTERPRETI DELLA PITTURA SEMPLICE E IMMEDIATA, SARANNO OSPITATI PRESSO LA SALA RISTORANTE DELL'UNIVERSITA' BOCCONI

Cesare Breveglieri è stato nell’Italia degli anni trenta e quaranta uno dei maggiori interpreti di una pittura lontana dalle regole accademiche, semplice e immediata come quella di un bambino.

“Essere semplici è difficile ma Breveglieri, artista coltissimo dalla sensibilità inquieta e tormentata, riesce a diventarlo, dandoci un’idea serena e un po’ fiabesca della realtà”, afferma la critica Elena Pontiggia.

La sua è una “complessità semplificata”, come ebbe a scrivere Enrico Somarè. Nei suoi quadri e nelle sue carte i paesaggi sembrano piccoli presepi; le figure ci guardano silenziose, ma pronte a raccontarci i loro segreti; le nature morte appaiono toccate da qualche incantesimo per cui, per esempio, crostacei giganteschi e uomini lillipuziani abitano la stessa spiaggia realistica e irreale.

A quella visione stupefatta Breveglieri arriva dopo un percorso lungo e ansioso, testimoniato dalla tensione che percorre tanti suoi disegni. Lo si vede anche in questa piccola mostra-omaggio, appendice conclusiva delle celebrazioni per il sessantesimo anno della sua scomparsa. Amato da Carrà, Sinisgalli, Piovene, Testori, Breveglieri è un artista ancora da riscoprire.

Anche nella Milano dove è nato e ha vissuto, e che ha interpretato nelle sue opere come un giardino pieno di spazio e di sogno.

Cesare Breveglieri (Milano 1902-1948), dopo studi serali all’Accademia di Brera, si avvicina nel 1928 al Novecento Italiano. Nel 1930, con una borsa di studio (il “Pensionato Sarfatti”, voluto da Margherita) può trasferirsi alcuni mesi a Roma e a Parigi, dove approfondisce la pittura di Utrillo e del Doganiere Rousseau. Dal 1934 definisce il suo linguaggio più tipico, segnato dal realismo magico e da suggestioni rousseauiane. Dal 1932 al 1936 espone alla Biennale di Venezia; dal 1935 al 1943 alla Quadriennale di Roma. Nel novembre 1938 tiene la prima personale alla Galleria del Milione. Scompare nel 1948, dopo una lunga malattia, a quarantasei anni.

La mostra è organizzata da ISU Bocconi. Ingresso Libero dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12
 

di Susanna Della Vedova

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