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Bocconi, un'universita' per la crescita e la mobilita' sociale

IL RETTORE, ANDREA SIRONI, HA INAUGURATO L'ANNO ACCADEMICO 2012-2013 RICORDANDO LA FUNZIONE DEL SISTEMA UNIVERSITARIO IN EUROPA COME PERNO CENTRALE DI UN TRIANGOLO DELLA CONOSCENZA COSTITUITO DA ISTRUZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE

L’Università Bocconi vuole essere un motore di crescita e di mobilità sociale per l’Italia e l’Europa, un polo di attrazione e formazione del capitale umano di qualità, indipendentemente dall’area di provenienza di studenti, ricercatori e docenti e dalle disponibilità economiche delle famiglie di origine degli studenti. Lo ha sostenuto il rettore della Bocconi, Andrea Sironi, che ha presieduto questa mattina, per la prima volta, l’inaugurazione dell’anno accademico.

Di fronte al presidente del consiglio, Mario Monti, e al presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, Sironi ha ricordato che l’Unione europea, con la Strategia di Lisbona e con Europa 2020, considera l’università perno centrale di un “triangolo della conoscenza” costituito da istruzione, ricerca e innovazione, che dovrà dare all’Europa la spinta per crescere. E la premessa indispensabile perché un sistema universitario possa svolgere questo ruolo è l’apertura internazionale.

Dal 2000 al 2010, ha ricordato Sironi, il numero di studenti che studiano in un paese diverso da quello di residenza è più che raddoppiato, da 2 a 4,1 milioni e, oggi, un terzo dei lavori di ricerca pubblicati al mondo è frutto della collaborazione di autori provenienti da più paesi. La Bocconi è passata dai 56 studenti che, nel 1988, hanno fatto un’esperienza di studio in un’università straniera, ai 2.000 di quest’anno, più 1.300 che hanno fatto un’esperienza di lavoro fuori dall’Italia. Un anno dopo la laurea, il 17% degli studenti Bocconi lavora all’estero. L’importanza delle esperienze di studio e lavoro all’estero, ha ricordato il rettore, è riconosciuta dai selezionatori del personale, che accordano retribuzioni migliori a chi le ha fatte.

Sedendo accanto al vice presidente della Bocconi, Luigi Guatri, al consigliere delegato dell’Università, Bruno Pavesi, e al rappresentante degli studenti nel consiglio d’amministrazione, Antonio Aloisi, il rettore ha illustrato la politica meritocratica della Bocconi, che ha introdotto un sistema di remunerazione dei docenti interamente fondato sul merito, abbandonando gli incrementi salariali legati all’anzianità, e che promuove la mobilità sociale attraverso un’aggressiva politica di sostegno allo studio che, nell’ultimo anno accademico, ha portato all’erogazione di 1.800 agevolazioni per un ammontare totale superiore ai 21 milioni di euro.

“Un sistema universitario aperto e competitivo”, ha concluso Sironi, “rappresenta una forza positiva, innovatrice e fondamentale per un paese che vuole tornare a crescere. Le università sono dunque portatrici di un’importante responsabilità nei confronti del Paese e dell’Europa. La Bocconi sente forte questa responsabilità, specie in questo periodo di difficoltà per l’Italia. La nostra Università, seppure sempre più internazionale, è fiera di essere italiana, orgogliosa delle proprie radici, e impegnata nell’offrire il proprio contributo per uscire dalla crisi e restituire competitività al Paese”.

SCARICA I DOCUMENTI DELLA CARTELLA STAMPA:

La relazione del rettore

L'internazionalizzazione della Bocconi

La Bocconi in cifre

Il discorso di Mario Draghi



di Fabio Todesco

Foto Due presidenti per un'inaugurazione

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