Le sliding doors di Catherine De Vries

LA NUOVA PRORETTRICE PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE NON HA DECISO FIN DA SUBITO DI INTRAPRENDERE LA CARRIERA ACCADEMICA. MA ORA E' FELICISSIMA DELLA SCELTA

Uno di quei momenti di "sliding doors" ha contribuito a proiettare Catherine De Vries, nuova Prorettrice per l’Internazionalizzazione della Bocconi, verso la carriera accademica. "Dopo il mio master in Scienze politiche all'Università di Amsterdam ero indecisa se approfondire lo studio della politica internazionale o candidarmi per qualche istituzione internazionale come l'UE. Ma durante un periodo di lavoro presso il Social Science Research Center di Berlino ho incontrato la persona giusta al momento giusto con cui lavorare e che mi ha convinto ad approfondire le mie conoscenze. Col tempo la mia passione è cresciuta e ho finito per rimanere felicemente nel campo accademico".

Originaria dei Paesi Bassi, dopo il PhD in Scienze politiche alla VU University di Amsterdam, ha lavorato per quasi dieci anni nel Regno Unito (Oxford University e University of Essex) e poi alla Vrije Universitieit di Amsterdam. Nel 2020 è entrata a far parte del Dipartimento di Scienze sociali e politiche della Bocconi, insegnando European Politics ed Economics & Politics of the EU.

"Sono venuta alla Bocconi perché sapevo del suo vivace ambiente di ricerca e del suo forte orientamento accademico e internazionale, che per me era molto importante. Inoltre, a Oxford avevo conosciuto Francesco Billari, che in seguito è stato Dean della Faculty quando sono entrata in Bocconi", racconta.

Oltre che con la sua didattica e ricerca, De Vries ha già avuto un impatto in Bocconi grazie anche al suo ruolo di prima Dean for Diversity & Inclusion dell'università, durante il rettorato di Gianmario Verona, che ha ricoperto per due anni. Due anni intensi in cui ha sviluppato e consolidato le iniziative esistenti dell'università e ne ha promosse di nuove, come la stesura del primo Inclusive Gender Equality Plan.

"È stata un'esperienza molto impegnativa, soprattutto essendo un ruolo nuovo, ma anche molto fruttuosa e arricchente. Ho imparato, ad esempio, che non si tratta solo di promuovere la diversità e l'inclusione, ma anche aspetti più ampi come l'innovazione e la diversità di pensiero".

E porterà alcuni di questi aspetti anche nel suo nuovo ruolo di Prorettrice per l’Internazionalizzazione. "L'integrazione degli studenti internazionali e delle diverse culture - la diversificazione del nostro campus - è stato un pilastro del mio mandato e lo sarà anche del mio nuovo ruolo. Nella mia esperienza personale e nel mio lavoro accademico ho un forte imprinting internazionale e sarà bello portarlo nel mio nuovo ruolo e contribuire a servire l'Università in questa funzione - consolidando e ampliando ulteriormente l'outreach internazionale della Bocconi."

di Tomaso Eridani