#DearBocconiansInAction ... di Simone Manfredi

STUDENTE DEL GIO E VOLONTARIO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA, SIMONE HA SCELTO DI CONDIVIDERE LA SUA ESPERIENZA CON LA COMUNITA' BOCCONIANA. ARRIVERA' LA PRIMAVERA E CI TROVERA' STANCHI, SCRIVE, MA SARA' PRIMAVERA E TORNEREMO ALLA VITA. PER CONDIVIDERE LA TUA ESPERIENZA SCRIVI A STAMPA@UNIBOCCONI.IT

Sono le settimane più buie che il nostro Paese vive dalla fine della Seconda guerra mondiale. Una vera guerra combattuta da eroi mascherati ai quali dovremo sempre la più incondizionata riconoscenza.

In queste poche righe vorrei condividere la mia esperienza di Volontario di Croce Rossa per raccontare non tanto di me quanto delle decine di migliaia di Volontari che ogni giorno da settimane dedicano le proprie energie al servizio dei più vulnerabili e per cercare in questa nostra comunità bocconiana altri Volontari che vogliano condividere il proprio impegno.
Ci sono persone che chiamano spaventate, che confidano a noi le loro paure. Noi le tranquillizziamo, le facciamo sentire meno sole e così ci sentiamo meno soli anche noi. A volte ci consegnano indumenti perché vengano recapitati ai loro parenti ricoverati. Ci guardano come se ritrovassero in noi i loro cari che non vedono da giorni, settimane, come se potessero trasmettere il loro affetto nella staffetta di un semplice pacco. Ci sono ristoratori che ci affidano pasti caldi per donarli al personale delle Terapie Intensive. E il sollievo che scopriamo nello sguardo dei nostri eroi mascherati non so descrivervi quanto ci commuova. Infine, ci sono persone che si avvicinano mentre siamo nelle farmacie e nei supermercati, durante i servizi di consegna per i più fragili, e ci ringraziano, ci ringraziano in tutti i modi possibili. Ricambiamo quei preziosi ringraziamenti, perché ripagano tutto il nostro impegno.
Devo andare, sta cominciando la lezione live su BlackBoard. Perché non ci si ferma, non ci si deve fermare.

Arriverà la primavera e ci troverà stanchi, ma sarà primavera e torneremo alla vita.

Vigevano, 20 Marzo 2020

di Simone Manfredi, Studente Gio