Nel menu' delle imprese italiane mancano ancora facebook, twitter e instagram
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Nel menu' delle imprese italiane mancano ancora facebook, twitter e instagram

SOLO IL 76% DELLE AZIENDE NEL SETTORE DEL FOOD BEVERAGE HA UN SITO WEB E LA GRAN PARTE LO USA PER UNA COMUNICAZIONE TRADIZIONALE SENZA SFRUTTARE LE POSSIBILITA' OFFERTE DAI SOCIAL MEDIA DI CREARE ENGAGEMENT E COMMUNITY INTORNO ALLE MARCHE. E ORA DI AFFRONTARE LA SFIDA DIGITALE. E DI VINCERLA

di Sara Mitterhofer, SDA assistant professor di Strategia e imprenditorialita'

Prima di un acquisto il 60% degli italiani si affida alle recensioni online e il 32% ai social network (dati Nielsen). Questi dati dimostrano come la rete sia diventata la fonte primaria di informazioni e fiducia. La sfida digitale rappresenta quindi una priorità strategica per le imprese, e in particolare per quelle del food & beverage, settore nel quale l’emotività e la fiducia sono il principale driver d’acquisto. L’utente infatti non si limita più a fruire di un immenso bagaglio di contenuti preesistenti, ma diventa un partecipante attivo che lascia tracce di sé e sceglie una community con cui condividerle. La rete, in sintesi, non è più vissuta come un mezzo tecnologico ma come un luogo sociale. Per gestire e valorizzare tutto ciò servono nuovi modelli di crm, nuove strategie di marketing e diverse priorità d'investimento.
Il digitale non è più uno dei canali che si possono scegliere (o, viceversa, tralasciare) nella pianificazione della propria strategia di marketing. Il digitale è ben altro: è una vera e propria necessità per il successo della marca nel lungo termine. Anche un’azienda che adotta un approccio passivo, scegliendo di non aprire spazi online, è comunque presente nelle conversazioni delle persone in rete. Fare un passo in più e interagire con i social media può rivelarsi fondamentale, sia per avere un bacino d’informazione nelle fasi inziali di sviluppo e lancio del marchio o di un nuovo prodotto, sia per misurare la brand awareness e l’efficacia della strategia adottata. L’identificazione e l’ascolto di nicchie d’interessi, cosi come l’attenzione ai contenuti condivisi, è una cassa di risonanza per capire desideri, bisogni, critiche e valutazioni dei consumatori, per poi sviluppare prodotti sempre più in linea con le loro esigenze.
I canali digitali sono quindi una grande opportunità per le aziende italiane del food & beverage, soprattutto per le pmi che rappresentano una parte significativa del tessuto imprenditoriale ed economico del settore.
Nonostante ciò, non si fa ancora abbastanza per seguire i trend digitali. Da un’analisi su 300 aziende italiane F&B emerge che il 15% delle aziende food e il 22% delle aziende beverage non ha un sito web. La presenza sui social si attesta attorno al 76% per entrambi i settori. Per giunta, le aziende sembrano fermarsi a una comunicazione tradizionale di contenuti e informazioni, ereditata dall’approccio push del marketing mass-mediatico. Sottovalutano così proprio le logiche più interessanti e distintive dei social: in primis, quella di sviluppare engagement con i pubblici, spingendoli a relazionarsi in maniera attiva con il brand.
Proprio saper cogliere queste potenzialità, sviluppando strategie dedicate, è la chiave di volta per raggiungere l’animo del pubblico digitale.
Se si vuole andare oltre la scadenza del 31 ottobre 2015 e fare dell’Expo l’inizio di una nuova fase di relazione con i consumatori e con i mercati internazionali, la sfida delle strategie digitali è una delle sfide più importanti che le aziende italiane del food&beverage devono affrontare con logiche e competenze nuove.
 
 

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