I mille microcosmi nascosti nei quartieri di Lagos
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I mille microcosmi nascosti nei quartieri di Lagos

MASSIMILIANO SPALAZZI, LAUREATO BOCCONI, RACCONTA LA SUA ESPERIENZA NELLA CITTA' NIGERIANA

Quando sono arrivato a Lagos, un anno e mezzo fa, pensavo di restarci al massimo per tre mesi e l’impatto con l’aeroporto - ore di fila per controllo visti, vaccini e taxi – non ha fatto che confermare il mio intento. Anche la città, una megalopoli di oltre 20 milioni di abitanti, può risultare disorientante: chilometri e chilometri di case apparentemente indistinte, senza un negozio o altri punti di riferimento.
 

Poco dopo il mio sbarco mi si sono rotte le scarpe e non avevo idea di come fare ad aggiustarle. Ebbene, mi sono rivolto a un collega nigeriano che, nel giro di 40 minuti, me le ha fatte ritrovare in ufficio riparate. Ho cominciato, allora, a capire che ogni quartiere è un microsistema economicamente autosufficiente, con i suoi artigiani che operano in casa o per strada (i sarti girano con la macchina per cucire bilanciata sulla testa e un campanaccio che avvisa del loro arrivo) e che ogni riparazione e ogni acquisto sono possibili, anche se in tutta la città ci sono solo quattro o cinque grandi centri commerciali.

A colpire sono l’entusiasmo e il dinamismo. Le cose, a Lagos, cambiano a un ritmo vertiginoso e la mentalità imprenditoriale è diffusa ovunque. Essendo qui per aprire un sito di e-commerce, mi sono reso conto che i competitor più temibili erano WhatsApp e BlackBerry Messenger: qui chiunque abbia qualcosa da vendere (e si vende di tutto, comprese le scarpe usate) sostituisce l’immagine del proprio profilo con quella del prodotto e si dà da fare per piazzarlo.

Un anno e mezzo fa non esisteva un mercato online e gli expat che uscivano la sera erano forse una quindicina; li incrociavi ogni giorno nei pochi luoghi di ritrovo e li conoscevi per nome. Poi sono arrivati gli investitori stranieri, l’economia è cresciuta, molti nigeriani formati all’estero sono tornati in patria. Alcuni pub, che qui sono dei luoghi chiassosi con musica a tutto volume e gente che balla tra i tavoli, si sono trasformati in locali più tranquilli, per assecondare la domanda degli occidentali; si è sviluppata una comunità di expat, facilmente rintracciabile in rete; sono nate associazioni per chi si occupa di startup.

In città cristiani e musulmani convivono pacificamente e gli scontri etnici e i rapimenti che hanno tanta eco in Italia si svolgono al Nord, più di 1.000 chilometri da qui. Di giorno si può tranquillamente camminare per la città, che di notte rimane per il 90% non illuminata, suggerendo la prudenza di muoversi in auto.

Le giovani generazioni sono esposte alla cultura occidentale e il fatto che la lingua ufficiale sia l’inglese aiuta non solo il dialogo, ma anche a non sentirsi estraniati nella vita di tutti i giorni come può accadere, invece, in paesi come la Cina. I nigeriani sono un po’ i lombardi d’Africa (sia chiaro, detto da un monzese...): mentre altri popoli sono più aperti, qui ci si deve guadagnare la fiducia delle persone, ma quando si penetra il guscio si trovano dei veri amici. A me è capitato con un ragazzo che, nei primi tempi, vedevo spessissimo nelle mie uscite serali, senza che ci parlassimo mai. Quando l’abbiamo fatto a un evento per le startup ho scoperto un background simile al mio (compresi gli studi alla Bocconi, nel suo caso come exchange), interessi imprenditoriali e curiosità per il mondo. Se con gli amici italiani si parla di altre persone, di cronaca, di sport, qui la tensione al miglioramento è tale che i dialoghi finiscono inevitabilmente sulle proprie iniziative, le prospettive, il futuro.

Rispetto a un anno e mezzo fa, con il rinnovato interesse per il paese, i voli che arrivano a Lagos si sono moltiplicati e il caos all’aeroporto è peggiorato. Ma io sono ancora qui e penso che ci resterò a lungo.

 



di Massimiliano Spalazzi, laureato in International management nel 2010 con il double degree riconosciuto dalla Fudan University e da Bocconi, e' managing director e cofounder di Kaymu, societa' d'aste online

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