Cosa ci dice davvero Twitter
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Cosa ci dice davvero Twitter

UNO STUDIO CHE ANALIZZA COME CAMBIA E SI POLARIZZA IL LINGUAGGIO DOPO ATTACCHI TERRORISTICI RIPETUTI DIMOSTRA QUANTO LE MINACCE CULTURALI PERCEPITE PIU' CHE LE CONDIZIONI ECONOMICHE INCIDONO SUL SUCCESSO DEI PARTITI DI ESTREMA DESTRA

di Francesco Giavazzi e Gaia Rubera, rispettivamente, professore di economia e professore di social media marketing alla Bocconi

L'ascesa di politici protezionisti e culturalmente conservatori è una tendenza che caratterizza sempre più le democrazie occidentali mature. I nuovi attori politici si oppongono in genere alla globalizzazione, intesa come libera circolazione delle merci e delle persone.

Contemporaneamente in Europa, mentre i flussi migratori si intensificavano, dopo il 2015 si è verificata una sequenza senza precedenti di attacchi terroristici a sfondo religioso, che ha portato i partiti di estrema destra a definire le loro posizioni anti-immigrazione come politiche volte a garantire la sicurezza contro la minaccia degli stranieri e a offrire ai loro elettori un mix stretto di economia e cultura. Il crescente favore che questi partiti hanno incontrato ha stimolato molto il dibattito: cosa è più importante per spiegare il contraccolpo anti-globalizzazione degli elettori occidentali: la cultura o l'economia?

In Terrorist Attacks, Cultural Incidents and the Vote for Radical Parties: Analyzing Text from Twitter, un articolo che abbiamo scritto insieme a Felix Iglhaut e Giacomo Lemoli, studiamo il ruolo delle minacce percepite da altre culture indotte dagli attacchi terroristici al dibattito pubblico in Germania e al sostegno degli elettori ai partiti di destra radicale. A questo proposito la Germania è un caso particolarmente rilevante a causa del grande afflusso di rifugiati dal Medio Oriente intorno al 2015 e dell'aumento parallelo dei voti per l'AfD (Alternative for Deutschland), un partito di estrema destra. La nostra strategia empirica consiste nell'analizzare i dati di Twitter. Da un punto di vista metodologico una caratteristica interessante di Twitter è che, a differenza dei sondaggi utilizzati in questa letteratura, permette di identificare le variazioni degli atteggiamenti in tempo reale al verificarsi di eventi specifici.
Al fine di controllare le condizioni economiche delle diverse aree geografiche - e quindi di isolare gli effetti della cultura - abbiamo prima geo-localizzato gli utenti che vivono in diverse circoscrizioni elettorali in Germania. Ciò rappresenta una seria sfida, poiché diversi utenti non indicano la loro posizione su Twitter. Inoltre, i pochi che lo fanno possono fornire informazioni false o inesatte (ad esempio, la Terra). Per questo motivo, in ogni circoscrizione elettorale identifichiamo innanzitutto i cosiddetti "punti di riferimento", ossia gli account Twitter pubblici o commerciali che possono essere chiaramente localizzati in una determinata città e che possono essere seguiti dai residenti (p.es. stazioni di polizia, municipi). Identifichiamo 5231 "punti di riferimento" in 493 città tedesche, scarichiamo i follower del loro account Twitter e attribuiamo un utente a un distretto elettorale se segue gli account di almeno 3 punti di riferimento in una città e nessuno altrove. Questa regola produce un campione di 178.271 utenti e 10.427.320 tweet (geolocalizzati).
Successivamente, utilizziamo un modello di rete neurale per calcolare la somiglianza quotidiana tra il testo dei tweet dei cittadini e quello dei tweet dei partiti tedeschi dal 4 settembre 2015 (quando l'AfD ha abbracciato un'agenda di alt-destra) al giorno delle elezioni tedesche: 24 settembre 2017.
Misuriamo poi, circoscrizione per circoscrizione, gli spostamenti in somiglianza con il linguaggio dei partiti subito dopo 11 eventi terroristici. Questi eventi sono esogeni alle condizioni di quella particolare circoscrizione elettorale e costituiscono uno shock per l'opinione pubblica che evoca minacce da parte di altre culture. Troviamo che, a seguito di questi eventi, il testo di Twitter diventa in media più simile all'AfD, mentre per gli altri partiti accade il contrario. Un esempio è mostrato nella figura, che descrive lo spostamento di somiglianza dopo ogni evento tra la lingua degli utenti di Twitter del nostro campione e quella di due parti: AfD e la SPD, i social-democratici.
 
Troviamo anche che, nel tempo, il grande pubblico tende a discutere di più, e con toni più negativi, due temi centrali dell'AfD: L'islam e l'immigrazione, suggerendo che gli eventi terroristici rendono questi temi più salienti. Troviamo anche che questa discussione sia organica e non guidata dai media o dai politici. Infine, troviamo un'associazione significativa tra questi cambiamenti nella somiglianza linguistica e i cambiamenti nelle quote di voto tra le elezioni federali.
 
Da un punto di vista metodologico i nostri risultati mostrano che le analisi basate sui dati dei social media possono migliorare significativamente gli studi basati su sondaggi: questi non possono - se non per caso - rilevare cambiamenti di atteggiamento nell'immediato dopo un evento, come un attacco terroristico. Troviamo inoltre che il ruolo delle minacce percepite da altre culture sul successo dei partiti nazionalisti supera quello delle attuali condizioni economiche, che a volte sono indicate come il principale motore di un tale voto: non lo sono. Ma il cambiamento degli atteggiamenti delle persone a seguito di un evento che comporta una minaccia culturale è piuttosto lento: nel nostro campione è necessario un numero significativo di eventi - almeno quattro o cinque - per osservare un cambiamento nel discorso delle persone. Tuttavia, una volta raggiunto il punto di svolta, ogni attacco provoca uno spostamento sempre più grande verso l'AfD. Questi risultati risuonano bene con l'idea che i cittadini non cambiano atteggiamento da un giorno all'altro, ma rispondono a una sequenza di spinte. Infine, i nostri dati indicano anche che le minacce culturali percepite inducono una polarizzazione: i discorsi delle persone non solo cambiano, anche se lentamente, ma diventano sempre più diversi tra i diversi gruppi: gli elettori di sinistra e quelli di destra in particolare. Questa osservazione è al centro delle difficoltà che le nostre società devono affrontare.

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