La rivoluzione elettrica della mobilita'
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La rivoluzione elettrica della mobilita'

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA' SONO AL CENTRO DEL NUOVO TRASPORTO PUBBLICO. CHE PUNTA ANCHE SUI SERVIZI

di Oliviero Baccelli, academic fellow presso il Dipartimento di scienze sociali e politiche

Le restrizioni imposte dal distanziamento sociale richieste per far fronte alla necessità di limitare la diffusione della pandemia da Covid 19, hanno impattato in modo significativo sul mercato della mobilità collettiva in Europa. Sino a febbraio questo settore era in una fase di rapida evoluzione tecnologica ed organizzativa, evidenziata da un recupero di quote di mercato rispetto alla mobilità privata, bruscamente interrotta dagli effetti di una percezione di insicurezza per la salute pubblica da parte dei passeggeri nello stare a bordo di bus e metropolitane.

Le motivazione del nuovo rinascimento del trasporto pubblico, definizione utilizzata da UITP, l’associazione mondiale delle imprese del settore, per descrivere lo sviluppo sino a pochi mesi fa era dovuta sia al nuovo quadro regolatorio su scala europea, che per esempio ha eliminato le numerose barriere autorizzative e completato la liberalizzazione dei servizi con autobus sulle medie e lunghe distanze ed ha introdotto in modo più stringente l’utilizzo delle gare per l’assegnazione dei servizi locali, sia ad una crescente attenzione al grande tema della sostenibilità da parte di tutti gli operatori economici.

La mobilità collettiva permette non solo di efficientare il settore in modo molto rilevante dal punto di vista delle riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti locali, ma incide anche sui temi di equità nell’accesso alle opportunità economiche, finendo così per essere al centro delle strategie di rilancio delle principali città su scala mondiale. In particolare, l’associazione C40 che vede fra i propri membri tutti i sindaci delle principali città mondiali incluse Milano e Roma, ha evidenziato in tutti i documenti di policy strategica il ruolo del trasporto pubblico come strumento fondamentale per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle aree urbane, promuovendo con forza anche il passaggio a motorizzazioni elettriche al posto di quelle endotermiche. Seguendo il solco di queste linee di indirizzo, il Comune di Milano e ATM, l’azienda di trasporto pubblico locale, hanno indicato nella completa elettrificazione degli oltre 1.200 autobus che permettono la capillarità del servizio nella città metropolitana uno degli elementi fondanti delle strategie di evoluzione della mobilità a Milano entro il 2030.

L’elettrificazione delle flotte di bus ha portato l’ingresso di inediti investitori e operatori nel settore, attirati dalla possibilità di attivare un nuovo modello di business basato sulla valorizzazione del ruolo delle batterie a supporto delle reti elettriche, così dal 2019 un operatore del settore energetico come ENEL X ha iniziato ad operare a Santiago del Cile nel settore dei bus urbani.

Queste innovazioni tecnologiche, in grado di incidere non solo sul comfort di bordo grazie al fatto che i mezzi elettrici sono più silenziosi e con meno vibrazioni, ma anche sull’intero processo industriale della produzione in quanto le modalità di gestione dei depositi, delle manutenzioni e dei rifornimenti sono completamente differenti, è affiancata anche da innovazioni nei modelli di commercializzazione dei biglietti e nell’integrazione fra servizi.

La possibilità di nuove forme di intrattenimento e di lavoro mentre si viaggia, grazie alla diffusione del wifi sui bus e nelle stazioni, è uno degli elementi che contribuisce a modificare la percezione del valore del tempo dedicato agli spostamenti e che ha favorito lo sviluppo della domanda.

In attesa del vaccino per il Covid 19, la capacità delle imprese di introdurre forme di innovazione per far viaggiare pendolari e turisti in perfetta sicurezza dal punto di vista della salute sarà la componente chiave per poter tornare ad analizzare il rinascimento della mobilità collettiva in Italia e in Europa.

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