Un lab per curare l'incertezza della pandemia
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Un lab per curare l'incertezza della pandemia

DI FRONTE A UNA CRISI GLOBALE PER DIMENSIONE E PER IMPATTO SANITARIO, ECONOMICO E SOCIALE COME QUELLA DA COVID19 LA SOLUZIONE PER COMPRENDERE IL PROBLEMA E IMPOSTARE LE DIVERSE RISPOSTE NON PUO' CHE ESSERE ALTRETTANTO GLOBALE E MULTIDISCIPLINARE. PER QUESTO IN BOCCONI E' NATO IL COVID CRISIS LAB, IL LABORATORIO DI RICERCA CHE FA DIALOGARE TRA LORO SCIENZIATI PROVENIENTI DA MONDI E CON COMPETENZE MOLTO DIVERSE

di Jerome Adda, prorettore alla ricerca, Universita' Bocconi

Il Covid19 ha visto finora milioni di individui contaminati in tutto il mondo e un bilancio di diverse centinaia di migliaia di morti. Ha colpito in modo particolarmente duro i Paesi europei, prima di trasferirsi nel continente americano e nel resto del mondo. Sulla sua scia, lascia Paesi malconci, con incombenti crisi economiche, disordini politici e molti interrogativi su ciò che verrà dopo. La crisi prodotta dal Covid19 è stata fin dall'inizio più di un semplice problema epidemiologico. È stata una sfida per il settore sanitario, ma anche per i responsabili politici, i dirigenti d'azienda e il pubblico in generale. Le opzioni erano fin dall'inizio limitate, ma con dure conseguenze in entrambi i casi: eliminare la pandemia ma spingere l'economia al ribasso, adottare un approccio più indulgente e guardare gli ospedali straripanti e la mortalità alle stelle. Le scelte non sono state più facili a livello individuale: isolarsi o continuare a interagire con le persone? Una delle dimensioni importanti di questa crisi, che colpisce tutti i suoi aspetti, è la sua incertezza. Incertezza sul virus e sulle sue proprietà in termini di contagio, letalità e immunità, incertezza sull'efficacia delle misure politiche raccomandate e incertezza sull’impatto economico di questa pandemia. Di fronte a questa incertezza globale, la società si è rivolta agli scienziati per informare il dibattito.

All'inizio della crisi mancava, a dir poco, la ricerca che potesse informare sulla crisi stessa. I modelli epidemiologici esistenti erano per lo più mirati alle epidemie influenzali e non avevano alcun ruolo per l'adeguamento del comportamento degli individui. Poche misure politiche come il confinamento, le quarantene e l'adozione di misure di distanziamento sociale da parte della popolazione in generale erano state studiate o tanto meno previste in precedenza. Nessuno aveva mai visto uno shock economico così improvviso e di grandi proporzioni, che ha colpito i leader delle imprese, i lavoratori e i responsabili delle politiche quasi simultaneamente in tutto il mondo. In prospettiva, le politiche di confinamento rigorose adottate possono innescare cambiamenti fondamentali nel comportamento e nella visione delle persone e sollevare una serie di questioni legali. L'epidemia può avere effetti duraturi e cambiare le tendenze fondamentali che hanno definito gli ultimi decenni in termini di governance globale e di organizzazione dell'economia globale.

Pertanto, la comprensione della crisi Covid19 richiede ricerche in molti campi diversi, non solo sul fronte epidemiologico, ma anche con rilevanti contributi delle scienze sociali che studiano il comportamento e i suoi determinanti e il modo in cui gli individui interagiscono, dal lato economico, finanziario, gestionale o legale, così come altre discipline come la statistica e l'informatica che possono informare il dibattito producendo conoscenza in tempo reale sulla crisi. Tutti questi campi di ricerca sono presenti in Bocconi, e l'impennata della ricerca per capire la crisi Covid19 prodotta dai ricercatori Bocconi in questi ultimi mesi è davvero sorprendente. Tuttavia, tutti i diversi aspetti della crisi sono correlati tra loro. Il lato epidemiologico della crisi plasma il comportamento tanto quanto il comportamento determina l'esito dell'epidemia. C'è quindi la necessità di integrare la ricerca in molti campi per avere una visione globale e informata della crisi. Questo è proprio il ruolo del Covid Crisis Lab, nato in Bocconi, per riunire ricercatori di provenienza molto diversa e per favorire la collaborazione tra i vari settori in modo inedito. 

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