L'insostenibile leggerezza del debito aziendale
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L'insostenibile leggerezza del debito aziendale

PERCHE' E' ARRIVATA L'ORA DEL DEBT MANAGER E QUALI SONO GLI STILI A CUI DEVE ISPIRARSI E ATTENERSI NELLO SVOLGERE UN RUOLO SEMPRE PIU' STRATEGICO

di Alberto Dell'Acqua, direttore del Master in corporate finance SDA Bocconi School of Management

Il tema del debito aziendale non va trattato con leggerezza. Per tre ordini di motivi: per il ruolo strategico che il debito può rivestire in chiave di finanziamento di processi di crescita e di competitività aziendale; per la complessità e selettività del contesto finanziario odierno e per il rischio di rendere la struttura finanziaria aziendale insostenibile per l’impresa. La gestione del debito aziendale può dunque assurgere a un ruolo di disciplina autonoma e di primario rilievo all’interno del mare magnum della finanza aziendale.
I cambiamenti che hanno coinvolto il sistema finanziario delineano un contesto dove l’accessibilità al debito è caratterizzata da una maggiore complessità che può essere affrontata solo con sofisticati strumenti di analisi e di gestione. Chiunque sia oggi chiamato a occuparsene lo deve fare con competenze specialistiche e appropriate. Così come in passato sono nate figure professionali dedite ad alcune tematiche ritenute rilevanti per la gestione finanziaria aziendale, come il credit manager, il treasury manager e il risk manager, oggi ci sono le condizioni perché emerga il ruolo del debt manager. Oltre a solide conoscenze della finanza aziendale, il debt manager deve possedere competenze avanzate in termini di programmazione strategica delle scelte di indebitamento corporate, equilibrando una visione complessiva dell’aggregato di debito con l’attivazione specifica e verticale dei singoli strumenti di indebitamento aziendale.

Deve inoltre conoscere i principali meccanismi che governano la concessione del credito e l’emissione di strumenti di debito sul mercato obbligazionario. Il debt manager deve conoscere e costantemente revisionare i criteri utilizzati dai differenti finanziatori dell’azienda nelle decisioni che informano l’erogazione di capitale di debito. Tali criteri, in particolare quelli che definiscono l’architettura di base nell’assegnazione dei rating bancari e del mercato obbligazionario, devono essere incorporati negli attuali modelli di pianificazione e gestione dell’indebitamento aziendale. In questo alveo di conoscenze vanno a inserirsi anche i modelli strategici dell’indebitamento aziendale. L’imperativo categorico della finanza moderna è rappresentato dal mantra della ricerca dell’indebitamento ottimale. Questo obiettivo è sempre valido, e può essere oggi anche più agevolmente applicato dalle aziende grazie alla maggiore disponibilità di dati e di strumenti di elaborazione.
La ricerca dell’indebitamento ottimale si sostanzia nella definizione di un rapporto equilibrato tra debito e capitale proprio, al fine di una minimizzazione del costo del capitale complessivo e del mantenimento di un rating quantomeno pari alla classe minima del segmento investment grade (classificata con la sigla convenzionale di BBB).

Il management aziendale può attenersi a questo approccio classico nella definizione della struttura finanziaria aziendale, perseguendo ciò che la disciplina economica identifica come la massima virtù nell’esercizio di indebitamento. Altri approcci, identificabili come veri e propri stili, possono giustificare decisioni di indebitamento che si discostano, anche fortemente, dall’obiettivo del debito ottimale. Alcuni di questi stili possono essere classificati. È possibile infatti rilevare con frequenza lo stile delle aziende che non fanno ricorso al debito (le c.d. zero leverage firms), lo stile delle imprese che utilizzano il debito in maniera preminente per coprire il fabbisogno di circolante (come la maggior parte delle piccole e medie imprese) e quelle che invece lo impiegano per coprire i fabbisogni di capitale fisso (come le imprese orientate alla creazione di forti assets strategici aziendali), e infine lo stile delle aziende che si indebitano in modo aggressivo per sostenere ambiziosi progetti di crescita aziendale. Il debt management deve allinearsi allo stile di gestione del debito prescelto dall’azienda e condiviso consapevolmente dal top management. Questa necessità è delineata dalla ricerca di una coerenza che sempre deve essere garantita tra gli obiettivi aziendali di breve e lungo termine e i meccanismi di sostegno finanziario. Con tutto ciò, la gestione dell’indebitamento aziendale si farà sicuramente più hard e ridurrà ai minimi termini una certa leggerezza che può permeare le scelte sul debito aziendale. Una minore leggerezza nelle scelte sul debito che sarà però sicuramente ricompensata da una maggiore sostenibilità per l’azienda.
 

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