Il talent scouting di Alice
LAUREATA IN BOCCONI, ALICE VALENTI HA LA PASSIONE PER IL DESIGN. E GIRA IL MONDO ALLA RICERCA DI ARTISTI E OGGETTI DA LANCIARE IN ITALIADa un lato un innato gusto artistico e la passione per il design, una famiglia di architetti alle spalle e una solida preparazione universitaria alla Bocconi, il Corso di laurea in economia e management per arte, cultura e comunicazione, prima, la specialistica in Management, poi. Dall’altro, la crisi economica.
“Avevo 26 anni e mi sembrava l’età giusta”, dice Alice, “l’idea, maturata quando lavoravo in L’Oreal, era precisa: cercare, in giro per il mondo, giovani designer poco conosciuti e poi commercializzarne i lavori, soprattutto gioielli e bijoux, in Italia”. Una vera attività di talent scouting, per la quale è nata Scicche, che comporta brevi e lunghi viaggi in giro per il mondo con l’occhio attento a non lasciarsi sfuggire le più interessanti novità: “La ricerca avviene sul campo, mi sposto nelle varie fiere e saloni dell’arredamento in Europa e prendo contatti. Ma frequento anche le mostre organizzate nelle facoltà di Architettura e poi c’è il web. Infine, il passaparola visto che ormai Scicche è una realtà piuttosto conosciuta”.
Quello che Alice cerca sono oggetti di piccole dimensioni, per scrivania, piccole sculture o vasi ma soprattutto gioielli realizzati con materiali alternativi e di riciclo, seguendo i gusti e le mode. “E’ un lavoro che non fanno in molti, lo fanno Rinascente e alcuni grandi negozi, una piccola percentuale nel panorama italiano. Io però non mi occupo direttamente della vendita, che avviene presso alcune gioiellerie e presso i bookshop di grandi musei, come la Triennale a Milano, Palazzo Grassi a Venezia, il Maxxi a Roma”. Alice acquista oggetti finiti, solo raramente “progetti” che devono ancora essere realizzati. Ma, nel caso, è anche in grado di ‘collegare’ l’artista con aziende che si occupano della produzione, fornendo un apporto a 360 gradi. “Offro soprattutto un servizio, compro solo quando sono sicura di aver venduto, senza accumulare magazzino e non ho quindi avuto bisogno di un grande investimento iniziale. Quello che è importante, per avere successo in tempi difficili, è saper cambiare continuamente, ricercare sempre l’innovazione, quello che gli altri non hanno ancora fatto”.
di Davide Ripamonti