Ho scoperto di avere fame ad Expo2015
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Ho scoperto di avere fame ad Expo2015

L'ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI MILANO E' STATA LA SVOLTA NELLA CARRIERA DI TATIANA TALLARICO, ALUMNA BOCCONI. E CHE L'HA PORTATA ALLA COMMISSIONE EUROPEA

«Per il triennio avevo scelto economia per aprirmi al mondo e per il biennio volevo in qualche modo conoscerlo meglio», spiega così Tatiana Tallarico dal suo ufficio alla Commissione europea a Bruxelles la scelta del Clapi e del double degree con Sciences Po. Durante gli studi Tatiana fa un’esperienza all’Unicef, a Ginevra, dove si è occupata di infanzia e responsabilità sociale, con attenzione in particolare al problema dell’obesità infantile, un tema che la coinvolge al punto da diventare il titolo della sua tesi. «L’argomento mi aveva appassionato ma dopo la laurea mi sono fatta coinvolgere da quell’ansia, tutta italiana, di dover trovare lavoro il prima possibile», continua l’alumna.

«Era un bel posto, a Milano, nella consulenza, ed è stata un’esperienza utile... per capire che proprio non faceva per me». Siamo nel 2013 e non si parla che di Expo. «Sono entrata nel team di Expo nell’area Relazioni internazionali, lavorando in contatto con le delegazioni straniere che presentavano i propri progetti», racconta Tatiana. «Un ruolo bellissimo, che purtroppo finisce, lasciandomi però un grande interesse per il tema della responsabilità sociale legata al cibo e alla gestione delle eccedenze alimentari. Nel frattempo, accetto una borsa di studio per un progetto di ricerca al Cergas Bocconi».

Due anni dopo la laurea l’ultima svolta: il bando di concorso per tirocinanti alla Commissione europea e le candidature italiane sono circa 4mila per 81 posti. «Una selezione fortissima, ma alla fine entro in Commissione proprio nella divisione che si occupa di cibo e sicurezza alimentare», riassume la giovane funzionaria. «Oggi lavoro a un dipartimento diverso, quello di Agricoltura e sviluppo rurale. Nell’ambito del programma di ricerca Horizon 2020 mi occupo di supervisionare alcuni aspetti tecnici relativi al finanziamento dei progetti di ricerca di università e consorzi in ambito agricolo e di sicurezza alimentare». Nel frattempo si prepara al concorso per funzionari che potrebbe farla entrare in maniera stabile nella Commissione. «Ormai spero di restare qui, anche se Bruxelles ha il difetto che è a Bruxelles», scherza Tatiana. «Altrove è già primavera inoltrata, qui fa ancora freddo invece...».

Per approfondire:
Quei civil servant con il mondo come ufficio. L’editoriale di Valentina Mele
Nel mio destino c’era scritto Washington. La storia di Andrea Salerno
Da bambina il mio sogno era fare l’ambasciatore. E oggi ho le valige sempre pronte. La storia di Aurora Russi
Sono una globetrotter al servizio della salute. La storia di Marzia Calvi


 

di Lorenzo Martini

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