Il progetto fatto di musica e sostenibilita'
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Il progetto fatto di musica e sostenibilita'

UN FESTIVAL MUSICALE CHE E' ANCHE UN'ESPERIENZA DI VITA. L'1 DI LUGLIO PRENDE IL VIA TERRAFORMA, ORGANIZZATO, TRA GLI ALTRI, DAL BOCCONIANO NICCOLO' BONAZZON

“Costruire un festival è un’attività che sollecita l’immaginazione, tanto più nel caso di Terraforma che ha letteralmente ritagliato il suo spazio in mezzo a erba alta e alberi da potare. Bisogna essere flessibili e pronti a tutto. Lavorare nell’ambito degli eventi artistico-culturali ti costringe a metterti in gioco e ad abbinare approccio manageriale e lateral thinking”. Tra il 2008 e il 2010 Niccolò Bonazzon ha frequentato la specialistica ACME. Ha cominciato a organizzare concerti ai tempi in cui frequentava l’università per poi fare esperienza presso eventi milanesi come MITO Settembre Musica, Piano City, Barabitt. Oggi, oltre ad essere il batterista del gruppo pop-rock L’Orso, è consulente del festival Terraforma che si tiene a Villa Arconati (1-3 luglio 2016).

“È la Versailles milanese”, dice della residenza, esempio di barocchetto alle porte di Milano, nel comune di Bollate, frazione Castellazzo. Nel suo parco si svolge la tre giorni che abbina musica sperimentale e sostenibilità ambientale. “È un festival esperienziale. I partecipanti diventano comunità: soggiornano in campeggio, ascoltano tutto il giorno musica etnica, jazz e dance, prendono parte a workshop e progetti sostenibili”.

L’idea non è occupare una parte dei quattro ettari del parco e poi andarsene, ma riqualificare un’area verde abbandonata e trasformarla in una zona fruibile permanentemente grazie alla creazione di strutture eco-sostenibili che ospitano performance e laboratori. Così facendo, il lascito di Terraforma diventa patrimonio del condiviso. L’anno scorso è stata creata un’area workshop, quest’anno sarà ripreso in chiave moderna un progetto del 1700. Organizzato da Threes, associazione non profit che si è trasformata recentemente in srl, il festival si sostiene con la vendita dei biglietti, i proventi di bar e mercato interno, sponsor privati. “Per noi non sono sponsor, ma partner. Non chiediamo loro solo finanziamenti, ma anche di condividere obiettivi, contenuti, progetti”.
 

di Claudio Todesco

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