Un self made man alla guida della Scuola di dottorato
PERSONE |

Un self made man alla guida della Scuola di dottorato

ESPERTO DI TEORIA DEI GIOCHI, PIERPAOLO BATTIGALLI SI RACCONTA. E' STATO CONFERMATO DEAN DELLA PHD SCHOOL

Si definisce un self-made man e rivendica un percorso di ricerca originale. Quando i compagni del corso di laurea in Discipline Economiche e Sociali svolgevano tesi assegnate dai relatori, Pierpaolo Battigalli sceglieva in autonomia un tema poco trattato. “Trovai riferimenti alla teoria dei giochi in alcune letture che mi erano state assegnate e studiai la materia in autonomia. Non mi interessava per capire come vincere a poker. La consideravo, piuttosto, uno strumento d’indagine indispensabile per spiegare fenomeni sociali. Finii per scrivere una tesi di laurea che era a tutti gli effetti una tesi di ricerca”.

Oggi docente ordinario presso il Dipartimento di Scienze delle Decisioni e Dean della Scuola di Dottorato, è stato confermato nel ruolo anche nel team del nuovo rettore, Gianmario Verona. Battigalli ha sviluppato l’interesse per l’economia e le scienze sociali durante la scuola superiore. “Era la coda del ’68 e al liceo scientifico Vittorio Veneto di Milano ero coinvolto nell’attività politica di stampo liberale. Rischiai più volte di essere malmenato. Comunque, fu quella la scintilla che mi portò verso le scienze sociali”. Dopo il DES, una borsa di studio l’ha portato alla London School of Economics dove è entrato in contatto con uno dei massimi teorici della teoria dei giochi al mondo, Ariel Rubinstein. “Mi chiese dove preferissi andare: Princeton, Harvard, MIT? Ero sposato e un po’ fifone. Ero uno di quei ragazzi che i genitori devono obbligare ad andare a studiare in Inghilterra e quando tornano in Italia baciano il suolo patrio. Così rientrai a Milano dove frequentai un PhD in Economia congiunto Bocconi-Cattolica-Statale. È una scelta di cui non mi sono mai pentito”. Mentre gli ex compagni di corso vantavano programmi di PhD dai nomi altisonanti, Battigalli poteva presentare in virtù delle ricerche svolte lettere di raccomandazione di tre dei migliori teorici al mondo di teoria dei giochi, Rubinstein, David Kreps e Drew Fudenberg. Tra Princeton e Milano, la sua ricerca si è poi ampliata anche verso le teorie dei contratti e delle decisioni. “Sono tornato in Bocconi nel 2000, giusto in tempo per partecipare fin dal principio al processo di trasformazione da ottima teaching institution a research & teaching institution dal taglio internazionale. La sfida maggiore, adesso, è portare i nostri programmi di dottorato al livello di eccellenza raggiunto dalla faculty”.
 

di Claudio Todesco

Ultimi articoli Persone

Vai all'archivio
  • Questa non e' una societa' per giovani, donne e stranieri

    Le vulnerabilita' aumentano la' dove si incontrano questi tre fattori di svantaggio, spiega Roberto Barbieri, alumnus e d.g. di Oxfam Italia. E in un'Italia che non mostra segnali di inversione di tendenza, i problemi sociali diverranno piu' profondi

  • Le due vie dell'Egitto per i beni di largo consumo

    Esportazioni agricole da un lato e potenziamento della produzione locale dall'altro: queste le opportunita' che individua Moustafa Hassanein, alumnus e deputy GM di Maggie Metal Corporation, nel mercato di un paese demograficamente in continua crescita

  • Tre citta', tre case per gli alumni Bocconi

    I bocconiani che lavorano nelle istituzioni europee a Bruxelles, Francoforte e Lussemburgo hanno un punto di riferimento anche nei chapter locali della Bocconi Alumni Community. La parola ai tre leader

Sfoglia la nostra rivista in formato digitale.

Sfoglia tutti i numeri di via Sarfatti 25

SFOGLIA LA RIVISTA

Eventi

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30