Stefano, che non dimentica mai un regalo per i suoi clienti
ALUMNUS BOCCONI, STEFANO RITELLA E' FONDATORE E DIRETTORE DELLA SOCIETA' DI EVENTI E COMUNICAZIONE HLD EVENTS, ATTIVA A SHANGHAI, PECHINO E SINGAPORE. E RACCONTA COME SI FA A IMPRESSIONARE I CINESI“Organizzare un evento per un cliente cinese significa impressionarlo: tutto deve essere appariscente, il cibo deve stupire e, soprattutto, non deve mancare il gift. Quest’ultimo ha un valore simbolico talmente importante che mi è capitato di dover tagliare una parte della produzione dell’evento per incrementare il budget destinato all’acquisto dei gift”.
Questa è la Cina con cui si confronta dal 2006 Stefano Ritella, laureato nel 2004 in Economia Aziendale alla Bocconi con specializzazione in Consulenza aziendale, che dopo un’esperienza in Deloitte ha lasciato l’Italia per Shanghai. “Appena arrivato ho iniziato a studiare cinese e nel corso di lingua ho conosciuto quella che sarebbe diventata mia moglie, una ragazza olandese di origini cinesi con cui sto costruendo la mia famiglia: abbiamo una bambina di due anni e un altro in arrivo”. Dopo qualche mese dall’entrata in Cina, Stefano Ritella ha registrato la HLD Events, una società di eventi e produzioni video attiva a Shanghai, Pechino e Singapore, che oggi guida da solo con il supporto di un team di professionisti cinesi e internazionali, ma alla cui fondazione hanno partecipato anche un amico bocconiano, un cinese e un americano. “Iniziare è stato abbastanza facile: la Cina era una vera terra di frontiera e c’era spazio per molte nuove idee. Oggi la situazione è cambiata perché i costi sono aumentati e per emergere bisogna essere molto abili nell’offrire qualità alta a prezzi contenuti”.
Le nicchie di mercato ancora vergini in cui inserirsi con attività imprenditoriali sono sempre più invisibili ma Stefano Ritella sostiene che il settore creativo riservi ancora delle opportunità: “sono poche le realtà che fanno selezione di creativi e le scuole professionali che formano product manager specializzati nel settore degli eventi sono quasi inesistenti. Così, spesso siamo noi a insegnare il lavoro ai giovani che arrivano e per ottimizzare il tempo impiegato nella formazione cerchiamo di incentivare una lunga permanenza in agenzia”. Questo è possibile anche perché le normative che regolamentano i contratti di lavoro offrono buone garanzie per i lavoratori e nello stesso tempo danno flessibilità agli imprenditori. “In ogni caso, per il recruitment ci affidiamo alle relazioni personali o a siti come www.creativehunt.com attraverso cui ci arrivano proposte da tutto il mondo”. Ritella ammette che dell’Italia gli manca il bello, ma che in Cina ha trovato le opportunità che gli consentono di guardare al futuro, anche oltre i confini del paese: “vorrei che l’agenzia si espandesse nel Sudest asiatico, ma anche in Corea, Filippine, fino all’Australia e alla Nuova Zelanda”.
Stefano Ritella è uno degli oltre 500 alumni Bocconi in Cina, dove, l’11 marzo a Shanghai si terrà la quarta Bocconi Alumni Global Conference.
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di Allegra Gallizia
