Cinquecento, giovani e agguerriti: l'identikit degli alumni Bocconi in Cina
QUASI L'80% DEI BOCCONIANI DI BASE NEL PAESE HA MENO DI 40 ANNI, MA PIU' DI 200 DI LORO HANNO RAGGIUNTO POSIZIONI DA MANAGER O TOP MANAGER. DIECI STORIE RACCONTANO CHI SONO E COSA FANNOSi sono dati appuntamento il 10 e l’11 marzo a Shanghai per la quarta Global Conference della Bocconi Alumni Association. Sono gli oltre 500 alumni dell’Università Bocconi che vivono e lavorano in Cina, una compagine giovane – il 36% ha tra i 20 e i 30 anni e il 42% tra i 30 e i 40 – e a prevalenza maschile (il 58%), però piuttosto eterogenea dal punto di vista delle provenienze. Gli italiani sono il 56%, ma sono numerosi gli alumni originari della Cina continentale e di Hong Kong (il 35% del totale) o di altri paesi (il 9%).
Nonostante la giovane età media, quasi metà degli alumni Bocconi (216) hanno raggiunto posizioni di livello manageriale o superiore e, di questi, 89 ricoprono cariche di top management (presidenti, ceo, managing director, segretari generali). Tra i top manager, l’84% sono italiani e il 16% cinesi (mentre tra le posizioni manageriali gli italiani sono il 66% e i cinesi il 34%).
A rappresentare gli alumni dell’Università Bocconi sul territorio cinese vi sono tre gruppi ufficiali (chapter) della Bocconi Alumni Association: a Shanghai a guidare il team è Mirko Bordiga, general manager China di Maserati, mentre a Beijing è chapter leader Sarah Orlando, general manager di Rizzoli China. La guida e l’organizzazione del gruppo di Hong Kong è invece affidata a Stefano Passarello, fondatore della società di consulenza P&P Limited.
Cinquecento volti e cinquecento storie diverse: viaSarfatti25 ne ha raccolte 10 per raccontare, attraverso le stesse parole dei protagonisti, l’esperienza di vivere e lavorare in Cina. Leggi qui di seguito le dieci storie.
Lorenzo Barbieri
Paolo Bazzoni
Lorenzo Bencivelli
Susanna Bidone
Sara Falzolgher
Pier Giraudi
Mattia Marino
Stefano Ritella
Sara Vettori
Marco Vinciguerra
di Andrea Celauro