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D1, quando orologeria fa rima con magia

QUATTRO GIOVANISSIMI HANNO GIÀ REALIZZATO E COMMERCIALIZZATO UN OROLOGIO E SI SONO RIVOLTI A SPEED MI UP PER DARE CONTINUITÀ E COERENZA A UN BUSINESS PROMETTENTE

 

Quando sono entrati in Speed MI Up, i quattro giovani imprenditori di D1 avevano molto più che un’idea: a febbraio 2013, in occasione della Settimana della moda di Milano, avevano già lanciato e messo in vendita un orologio attraverso una rete non convenzionale di 30 negozi di moda e l’operazione aveva avuto un buon successo di vendite e di visibilità.

Dario e Alessia Spallone, Mattia Bodini e Alessandro Pedersoli hanno tra i 20 e i 30 anni e sono tutti appassionati di orologi. Rifacendosi ai modelli di business di altri produttori hanno lavorato sul concetto di “lusso percepito”, proponendo un orologio che reinterpreta i dettagli di design dei marchi cult del settore, realizzato con materiali di alta qualità e standard tecnologici svizzeri, ma venduto a un prezzo medio e distribuito nei negozi di moda anziché nelle gioiellerie. “Il nostro problema, però”, spiegano, “era quello di dare continuità all’operazione, con un posizionamento forte e convincente”. Ma non solo: dovevano anche ridurre i costi e cercare di imparare dalle prime esperienze sul mercato. Il processo di riduzione dei costi è tuttora in corso e passa attraverso l’esternalizzazione di alcuni step, mentre il processo di apprendimento è e deve essere continuo, grazie all’impostazione adottata dal tutor, “che ci fa fallire con la nostra testa, per poi discutere i correttivi necessari, in un bel rapporto paritetico”, e alle sollecitazioni ricevute con la formazione.

Ora gli imprenditori ritengono di avere formulato una value proposition valida per il lungo termine, “un’idea di prodotto che ci rappresenta davvero” e che ruota intorno ai concetti di dinamicità e di magia (preferiscono tenere ancora riservata la declinazione materiale dell’idea, ma la coerenza con i due concetti è molto forte). La prossima collezione è prevista per primavera/estate 2014.

Il confronto con il tutor e gli altri formatori messi a disposizione da Speed MI Up è stato utile anche a redistribuire i ruoli all’interno del gruppo imprenditoriale, formato da un manager di formazione economica (Dario Spallone), una figura con conoscenze di distribuzione (Bodini), una con expertise di design (Pedersoli) e una comunicatrice (Alessia Spallone).

 



di Fabio Todesco

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