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In marcia verso Londra

ELEONORA ANNA GIORGI, STUDENTESSA CLAPI, È ANCHE UNA CAMPIONESSA DI ATLETICA LEGGERA. ALLE OLIMPIADI RAPPRESENTERÀ L'ITALIA NELLA 20 KM

I cinque cerchi colorati che costituiscono il simbolo olimpico rappresentano il sogno di ogni sportivo. Persino uno come Roger Federer, carico di titoli e di gloria, ha messo Londra 2012 in cima alla lista delle sue priorità, dopo una carriera con pochi eguali. Ma per chi allo sport di alto livello si è affacciato da poco, almeno sulla ribalta internazionale, partecipare alle Olimpiadi significa nello stesso tempo raggiungere un traguardo e dare slancio a una carriera ancora tutta da costruire.
 

E’ il caso di Eleonora Anna Giorgi, studentessa bocconiana iscritta alla specialistica in Economia e management delle amministrazioni pubbliche e istituzioni internazionali dopo aver conseguito la laurea triennale in economia aziendale e management, che a Londra gareggerà nella 20 km di marcia, unica rappresentante italiana insieme alla medagliata di Pechino Elisa Rigaudo. “Non vedo l’ora che arrivi quel fatidico 11 agosto, giorno della mia gara”, dice un’emozionata Eleonora, “so già che i miei familiari e molti amici saranno là a fare il tifo per me”.
Eppure, nonostante buoni risultati giovanili nella corsa, il passaggio alla marcia, alla fine del 2007, non sembrava inizialmente lasciar presagire grandi aspettative: “Le prime esperienze furono negative”, confessa, “poi la presi come una sfida personale e arrivò il primo importante risultato, la vittoria del titolo italiano giovanile sui 5 km”.

Da allora la carriera di Eleonora è stata tutta in crescendo, una decina di titoli giovanili sulle varie distanze e, lo scorso febbraio, il primo titolo assoluto sui 3 km indoor. Quindi il passaggio alla 20 km, la gara che rappresenta il clou nel panorama femminile. “Questa decisione ha comportato una piccola rivoluzione”, spiega ancora la 22enne atleta comasca di Cabiate, “sono entrata nelle Fiamme Azzurre e ho cambiato allenatore, passando con Gianni Perricelli, già vicecampione del mondo nel 1995, e sono aumentati tantissimo i carichi di lavoro”. In breve, Eleonora, che si allena a Milano presso la struttura del XXV Aprile, è passata dai 40 km settimanali a circa 160, con l’obiettivo prioritario di migliorare la tecnica. E i risultati si sono visti quasi immediatamente. “Un anno fa nemmeno io avevo capito di poter andare così forte. In maggio, a Saransk, in Russia, sono arrivata quattordicesima in una gara con tutte le migliori del mondo, senza però centrare il tempo valido per le Olimpiadi”. Una prestazione che ha spinto la Federazione a concedere un’altra possibilità a Eleonora, che ha saputo farsi trovare preparata. “Il 9 giugno, a La Coruna, sono arrivata sesta e, soprattutto, con un tempo di poco superiore all’ora e 31 minuti sono risultata ampiamente sotto il limite di qualificazione”. 

E così Eleonora correrà, l’11 agosto, nella capitale inglese insieme alle migliori del mondo, con addosso gli occhi, e le telecamere, di tutto il pianeta. “Un risultato incredibile che però è il frutto di grande fatica, ci si allena con qualsiasi tempo e temperatura, anche se sono sacrifici che si fanno volentieri. Sono anche orgogliosa di essere al pari negli studi, terminarli nei giusti termini è un altro dei miei grandi obiettivi, prima di iniziare una carriera extrasportiva magari all’interno delle Fiamme Azzurre”. A Londra, oltre alla gara, la aspetta anche un’emozionante esperienza umana: “Ho molta curiosità per il villaggio olimpico”, dice, “e per i campioni famosi che incontrerò. Il mio desiderio, in questo caso, è conoscere Michael Phelps”. Sulla gara invece Eleonora è più cauta: “Un risultato intorno alla quindicesima posizione sarebbe eccezionale, ma vallo a spiegare ad amici e parenti. Qui tutti mi chiedono una medaglia…”.



di Davide Ripamonti

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