Bocconi run, una festa per 300

Il via alle 10 in punto alla presenza dell’assessore alla mobilità, trasporti, ambiente del Comune di Milano, Edoardo Croci, con gli atleti che puntano alla vittoria schierati nelle prime file, a “sgomitare” per cercare di guadagnarsi il proprio posto al sole.

Due le categorie, una comprendente gli “studenti” e l’altra che raggruppa “docenti, personale, laureati e master”, con un’ulteriore suddivisione tra uomini e donne all’interno di ogni categoria.

Primo assoluto e solitario Simone Spessot, con il notevole tempo di 28’05”. Simone, 27enne triestino tesserato per la Running world, laureato Clea nel 2005, taglia il traguardo apparentemente senza sforzo, ma lui è un atleta ‘vero’, che si allena duramente per centrare i suoi obiettivi: “Veramente interessante l’idea di questa corsa, un bel percorso, duro il giusto, con un corretto alternarsi di rettilinei e curve”, dice. “Per quanto mi riguarda sto preparando la maratona di Firenze di fine novembre, e a questo scopo percorro circa 100 km a settimana”.

Secondo assoluto e primo tra gli studenti Andrea Munini, 22 anni, di Udine, con il tempo di 28’49”. “Fino agli anni delle superiori correvo a livello agonistico”, spiega, “soprattutto 800 e 1500, adesso mi dedico all’attività su strada e quindi a distanze maggiori”.

Mezzofondo veloce che è anche la specialità di Vanessa Fusar Imperatore, 21enne studentessa di Crema, prima assoluta e quindi di categoria tra le donne, con un tempo inferiore ai 31 minuti. Vanessa, tesserata per la Arvedi di Cremona, gareggia su pista a livello nazionale: “Non sono le ‘mie’ gare”, dice, “ma mi alleno regolarmente su distanze di questo tipo. Il percorso, poi, era particolarmente faticoso, con una prima parte con grandi rettilinei e poi molte curve alla fine. Davvero una bella gara”.

Era molto atteso e non ha deluso, anche se la distanza, 8 chilometri, non era quella a lui più congeniale. Stiamo parlando di Maurizio Dallocchio, esperto maratoneta in grado di correre la Bocconi run in 32’30”, un tempo inferiore a quanto da lui stesso pronosticato: “La cosa che mi preme di più è che questa manifestazione venga ripetuta negli anni, deve diventare un ‘classico’ delle attività dell’Università. La mia prestazione? Sono soddisfatto, certo è che i primi hanno tenuto un ritmo davvero folle”.

Tempi un po’ più alti ma uguale soddisfazione anche per due degli ideatori della gara, Carlo Favero (38’30”) e Stefano Zorzoli (42’), mentre un’altra docente, Debrah Meloso, è risultata vincitrice della categoria “non studentesse”. “E’ certamente una soddisfazione”, commenta dall’alto del suo ottimo tempo di 38’, “ma il mio vero obiettivo, perfettamente raggiunto, era battere il collega Favero”.

Per i runners bocconiani, premiati alla fine dal presidente del Bocconi sport team, Alessandro Ciarlo, la rivincita ora è fissata per l’anno prossimo: “La Bocconi run diventerà un appuntamento sportivo fisso, di quelli che gli studenti aspettano con interesse, come i Bocconi sport days”, dice Ciarlo, “mi hanno colpito soprattutto l’entusiasmo dei partecipanti e l’atmosfera di grande festa. Anche il Comune ci ha spronato a ripeterci l’anno prossimo”.