La fuga degli onesti
OPINIONI |

La fuga degli onesti

I MIGRANTI TENDONO A ESSERE PIU' ONESTI DI CHI RIMANE NEI LUOGHI DI ORIGINE. LUOGHI CHE, DI CONSEGUENZA, SONO PRIVATI DI CAPITALE SOCIALE, CON EFFETTI NEGATIVI SULLA PRODUTTIVITA', SULLA CRESCITA E SULLA QUALITA' DELLE ISTITUZIONI

di Massimo Anelli, associato presso il Dipartimento di scienze sociali e politiche

La discussione sull’impatto che l’emigrazione ha sui luoghi di origine si concentra spesso sul concetto di “Fuga dei Cervelli”. La partenza di tanti giovani con istruzione universitaria e la conseguente perdita del loro contributo alla produttività dei paesi di origine è una preoccupazione molto forte in paesi soggetti a forte emigrazione, a cominciare proprio dall’Italia. La migrazione dei cervelli impoverisce alcune aree del mondo e ne arricchisce altre.
È importante però considerare che i migranti tendono a “selezionarsi” non solo in base alla propria istruzione o alle loro competenze. Sappiamo infatti che i migranti tendono ad avere maggiore spirito imprenditoriale, sono più aperti al cambiamento politico e hanno preferenze demografiche diverse rispetto a chi rimane nel luogo d’origine.  
Uno studio recente che ho scritto con Tommaso Colussi e Andrea Ichino mostra che chi emigra tenda ad essere più onesto di chi rimane nel luogo d’origine.
Questa evidenza empirica è stata sviluppata grazie allo studio di un fenomeno storico molto particolare.
I demografi hanno infatti rilevato da molto tempo in diversi paesi del mondo il fenomeno della falsificazione della data di nascita. Anche in Italia fino agli anni ‘50 (anni in cui i medici che assistono la nascita in ospedale hanno iniziato a certificare direttamente la data di nascita), in alcune località più di altre, alcuni genitori di bambini nati a dicembre decidevano di dichiarare la nascita alle istituzioni solo al primo di gennaio. I genitori dichiaravano una data di nascita fasulla per influenzare una migliore collocazione dei figli in base alla età in ambiti quali l'istruzione, lo sport e l'arruolamento nell'esercito (obbligatorio in Italia fino al 1985). Inoltre, lo spostamento a gennaio della data di nascita poteva essere finalizzato a ritardare l'ingresso del figlio nell'età adulta, influenzando anche i tempi per il matrimonio o la fine del contributo dei figli nell’economia familiare in un’era ancora rurale.
Questo fenomeno ha dato luogo per molti decenni a una diminuzione innaturale delle nascite registrate nell'ultimo mese dell'anno e a un corrispondente aumento anomalo delle registrazioni nella prima settimana di gennaio e ha permesso di sfruttare le variazioni locali delle nascite registrate come indicatore di onestà. È stato infatti dimostrato che i cittadini che emigrano hanno meno probabilità di avere un certificato di nascita falso rispetto a quelli che rimangono nel loro territorio di origine.
Pertanto, sembra che le persone oneste siano più propense a migrare. Nel lungo periodo, ciò produce cambiamenti nel livello medio di onestà di un territorio ed è correlato a livelli più bassi di capitale umano, produttività e crescita dei guadagni. 

In particolare, la grande migrazione dello scorso secolo dal sud al nord d’Italia ha modificato sostanzialmente il grado di onestà di aree del paese in quanto il grado di onestà, misurato con questa probabilità di falsificazione della data di nascita, di chi si è trasferito al nord è statisticamente più alto del grado di chi è rimasto al sud.  
Interessante anche il fatto che non tutte le aree del Sud d’Italia hanno subito la fuga di onesti. Alcune aree hanno registrato una grave perdita in termini di onestà, mentre altre non hanno avuto perdite. Grazie a questa variazione, si può studiare in che misura la perdita di onestà sia correlata a indici di performance istituzionale ed economica di diverse città del Mezzogiorno.

I dati mostrano che la diminuzione dell'onestà è significativamente correlata a una minore qualità della classe politica. In particolare, i sindaci e gli altri funzionari eletti di un comune che ha subito una fuga di onesti più importante hanno anche una maggiore probabilità di essere scelti tra chi ha falsificato la data di nascita. A questo proposito, se si misura l'onestà in termini di accuratezza nelle registrazioni anagrafiche, i funzionari eletti riflettono quasi perfettamente l'onestà dei loro elettori. Inoltre, i comuni che hanno subito una più grave fuga degli onesti hanno anche una maggiore probabilità di essere sciolti a causa di gravi illeciti come la corruzione o addirittura il coinvolgimento in episodi di criminalità organizzata. In termini di performance economica, la fuga degli onesti è invece correlata a valori significativamente più bassi di istruzione, crescita del reddito, valore aggiunto delle imprese e produttività del lavoro.”
In conclusione, il fenomeno della “fuga degli onesti” porta ad un impoverimento del capitale sociale e dell’onestà media in luoghi a forte emigrazione, che a sua volta può avere un forte impatto negativo sulla produttività di questi stessi luoghi. Allo stesso tempo la fuga degli onesti potrebbe almeno in parte spiegare differenze geografiche nel grado di rispetto delle regole e di senso civico fra diverse aree italiane e del mondo. Pertanto, le aree nelle quali la "fuga degli onesti" è stata più intensa sembrano maggiormente a rischio di rimanere bloccate in un circolo vizioso di una debole propensione al rispetto delle regole e di crescente propensione all'emigrazione tra i cittadini con maggiore senso civico. 

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