La festa della musica da Parigi a Torino
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La festa della musica da Parigi a Torino

TRATTA DA UN FORMAT FRANCESE, LA FESTA DELLA MUSICA DI TORINO, AL VIA IL 17 GIUGNO E ORGANIZZATA DALL'ALUMNO BOCCONI EMANUELE ROMAGNOLI, RADUNA SUL PALCO CHIUNQUE ABBIA VOGLIA DI ESIBIRSI

Nel 2006, mentre si trova a Parigi per l’Erasmus, Emanuele Romagnoli sinnamora del progetto dalla Fête de la Musique che ogni 21 giugno anima le strade della Ville Lumière con decine di concerti. “Mi sembrava un’iniziativa perfetta per una città dalla forte tradizione musicale come Torino”. Oggi Romagnoli è Presidente e Project Manager della Festa della Musica di Torino, nata nel 2012 importando il format francese. Laureato al Politecnico di Torino, ha frequentato nel biennio 2013-2014 il Master in Management per lo Spettacolo di SDA Bocconi (oggi Master in Arts Management and Administration), un’esperienza che definisce “proficua per acquisire le competenze teoriche e pratiche nell’ambito della gestione manageriale degli eventi”.

La formazione gli è servita per creare un festival in cui la distanza fra performer e spettatore è assottigliata e idealmente annullata. Non ci sono palchi, tutte le esibizioni si tengono a livello del terreno, nella tradizione del busking. “Non è fondamentale la performance in sé, ma il fatto di praticare musica. Tutti sono invitati a esibirsi, dai professionisti che girano il mondo a persone che hanno iniziato a strimpellare da una settimana. Non ci sono limiti di stile, né di età, e non è previsto alcun processo di selezione: chiunque intenda esibirsi può prenotarsi per farlo. È un evento dal basso, figlio di una politica culturale che prevede l’inclusione totale”. Dopo una prima edizione nel 2012 organizzata in partnership con il Comune che prevedeva una singola giornata, nel 2016 la Festa della Musica di Torino è distribuita su quattro giorni di eventi (17-18-19-21 giugno) e vive di finanziamenti per il 50% privati. “L’organizzazione di eventi culturali è un’attività complessa e sfaccettata che necessita di coprire molti ruoli e di intrattenere rapporti con istituzioni pubbliche, finanziatori privati, residenti, musicisti. Torino ha saputo fare sistema e oggi la Festa della Musica collabora sinergicamente con i principali enti culturali della città, dai musei al Salone internazionale del libro”.
 
 

di Claudio Todesco

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