CAMPUS |

Più studi, più vivi

UNA RICERCA DELLA BOCCONI QUANTIFICA L’ASPETTATIVA DI VITA SECONDO IL LIVELLO DI ISTRUZIONE: UN LAUREATO DI 35 ANNI VIVE 7,6 ANNI PIù DI UN COETANEO CON IL SOLO DIPLOMA DI SCUOLA MEDIA

In Italia, chi ha un titolo di studio basso, licenza elementare o media, vive meno di chi ha conseguito una licenza superiore o una laurea: mediamente da 7,6 a 5,5 anni in meno a seconda delle classi di età, se uomo, e da 6,5 a 5,3, se donna. La prima quantificazione a livello nazionale in termini di aspettativa di vita, sulla base dei dati forniti dal censimento Istat del 2001, è il frutto di una ricerca realizzata da Carlo Maccheroni, fellow del Centro “Carlo Dondena” di ricerca sulle dinamiche sociali della Bocconi e docente di demografia all’Università di Torino.

Il titolo di studio è utilizzato da Maccheroni per individuare la classe sociale di appartenenza: “Sui grandi numeri, classe e livello d’istruzione si sovrappongono”, spiega l’autore. “Questo è un punto universalmente accettato: il titolo di studio ha maggior validità di altri elementi, come ad esempio l’occupazione”. L’Istat mette da anni in relazione livello di istruzione, e quindi classe sociale, con il livello di mortalità della popolazione italiana. Tuttavia, “questo è il primo studio quantitativo che ci dice quanti anni di vita dovremmo attenderci, in media, a seconda del nostro grado di istruzione”.

La disuguaglianza in apparenza più vistosa è nell’aspettativa di vita a 35 anni: un maschio poco colto ha davanti a sé in media 41,8 anni, -7,6 anni rispetto a un suo coetaneo più istruito (il 15,5% in meno). Ma è a 65 anni che tale differenza è più significativa: “Se infatti diminuisce in termini assoluti (-5,5 anni), aumenta in termini relativi fino a oltre il 25%: per questa classe di età, infatti, le aspettative di vita risultano rispettivamente di 16,1 e 21,6 anni a seconda del livello sociale. Cinque anni e mezzo significano un quarto di vita attesa in meno”. Per le donne, invece, la differenza assoluta scende di poco più di un anno a seconda delle classi di età (da 6,5 a 5,3 anni tra le 35enni e le 65enni), mentre la differenza relativa sale dal -12% al -20,7%.

“Le differenze di mortalità sottintendono differenze di salute e di condizioni di vita”, aggiunge Carlo Maccheroni, “ma questi risultati fanno cogliere uno dei molteplici aspetti del valore dell’istruzione. Le disuguaglianze non sono infatti riconducibili solo a un differente bagaglio di conoscenze acquisite durante il percorso scolastico, che di per sé implica un’ovvia differenza retributiva che influenza la vita e la salute, ma si manifesta anche nella attitudine ad ampliare le proprie conoscenze in altri campi”. Insomma, chi ha un grado di istruzione più elevato, ha anche più facilità a reperire e gestire conoscenze “che regolano positivamente i propri comportamenti riguardo a uno stile di vita salutare e a un più informato accesso alla medicina”.

Quantificare le disuguaglianze nella speranza di vita per classi sociali permette inoltre di mettere in evidenza due aspetti importanti per quanto riguarda la gestione del welfare. Il primo riguarda la riforma pensionistica: “Un sistema che basa il calcolo della pensione su dati medi di aspettativa di vita uguali per tutti, come è la riforma Dini, rischia di creare sperequazioni nel trattamento”, spiega Maccheroni. Il secondo aspetto è altrettanto preoccupante e riguarda gli squilibri in atto nonostante il generale miglioramento delle condizioni sociali negli ultimi anni. “Le statistiche ci dicono infatti che la vita media è aumentata, tanto per gli uomini che per le donne. Ciò che questa ricerca evidenzia è che per gli strati sociali più bassi aumenta meno che per quelli più alti, un trend che si registra in altri paesi europei e che diventa via via più significativo. Ciò dimostra che le politiche sociali varate dai governi negli ultimi decenni non sono ancora riuscite a incidere positivamente sulla situazione”.

Speranza di vita (anni) secondo il titolo di studio. Elaborazione Centro Dondena su dati Istat 2001

 

Età

Titolo di studio basso

Differenza anni e percentuale

Titolo di studio alto

Nel complesso

Titolo di studio basso

Differenza anni e percentuale

Titolo di studio alto

Nel complesso

Maschi

Femmine

35

41,8

-7,6 (-15,5%)

49,5

43,4

47,9

-6,5 (-12,0%)

54,4

48,7

40

37,2

-7,5 (-16,8%)

44,6

38,6

43,1

-6,4 (-13,0%)

49,5

43,8

45

32,6

-7,3 (-18,3%)

39,8

33,9

38,3

-6,3 (-14,2%)

44,6

39,0

50

28,1

-7,0 (-20,0%)

35,1

29,4

33,7

-6,2 (-15,5%)

39,8

34,3

55

23,8

-6,6 (-21,7%)

30,5

25,0

29,1

-6,0 (-17,0%)

35,1

29,6

60

19,8

-6,1 (-23,5%)

25,9

20,8

24,7

-5,7 (-18,7%)

30,4

25,1

65

16,1

-5,5 (-25,3%)

21,6

16,9

20,4

-5,3 (-20,7%)

25,7

20,8



di Andrea Celauro

Ultimi articoli Campus

Vai all'archivio
  • Perche' andare a votare per l'Europa

    'Vivo a Milano, voto Europa', l'iniziativa promossa da Parlamento europeo, Comune di Milano e Institute for European Policy Making @Bocconi per combattere l'astensionismo in vista delle elezioni di giugno, vedra' una serie di talk informativi e uno speed date con professori della Bocconi per consentire a tutti di farsi un'idea sui grandi temi dell'Unione

  • #GenerazioneEU 2024: vincono i debaters di Palermo

    Finale in diretta dalla Bocconi del torneo di dibattito che ha visto opporsi 42 squadre nel corso della stagione. Si chiude cosi' l'edizione 2024 dell'iniziativa dell'Universita' e della Cattedra Boroli in collaborazione con la rappresentanza italiana del Parlamento europeo e della Commissione a Milano, con il supporto della rete WeDebate

  • Le universita' chiedono ai leader del G7 di collaborare per eliminare le barriere e aumentare l'accesso all'istruzione a livello globale

    La Bocconi ha ospitato il Presidential Summit dell'alleanza U7+ che ha stilato uno Statement con proposte di azioni concrete per promuovere l'istruzione inclusiva da presentare al G7 in vista del vertice di giugno in Italia

Sfoglia la nostra rivista in formato digitale.

Sfoglia tutti i numeri di via Sarfatti 25

SFOGLIA LA RIVISTA

Eventi

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31