Idealisti, ma con basi concrete
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Idealisti, ma con basi concrete

GLI ISCRITTI A QUESTO MASTER VOGLIONO MIGLIORARE IL MONDO IN CUI VIVONO. MA CON GLI STRUMENTI GIUSTI, COME SPIEGA IL DIRETTORE DEL GIO, SIMONE GHISLANDI

Dai comuni fino all’Onu. Questo, in estrema sintesi, il campo d’azione dei futuri laureati del Master of Science in Economics and management of government and international organizations, come spiega il direttore Simone Ghislandi, professore associato presso il Dipartimento di scienze sociali e politiche dell’Università Bocconi: “I nostri studenti sono persone interessate all’area di intervento pubblico in senso ampio, sia nazionale sia internazionale. Dal livello locale a quello globale, lo Stato e le amministrazioni pubbliche sono essenziali allo sviluppo della società. L’attività di governo rappresenta oggi uno degli ambienti professionali più complessi, a causa della varietà di attività e settori d’intervento e delle interrelazioni fra politica, management e politiche pubbliche”.

Chi si iscrive a questo corso lo fa per cambiare il mondo, per avere un impatto diretto e tangibile in tematiche oggi molto importanti come, per esempio, la sostenibilità, la povertà, la salute o per lavorare nelle grandi ong. Uno studente che segue i suoi ideali: “E disponibile anche a trasferirsi all’estero. Circa il 50% dei nostri laureati, infatti, trova la prima occupazione fuori dall’Italia, indipendentemente dalla loro nazionalità”, riprende Ghislandi, “e dal fatto che sia in un comune o in una grande organizzazione. Gli studenti durante il corso sono per prima cosa preparati ad analizzare e valutare le politiche pubbliche attraverso tecniche analitiche avanzate, così da poter formulare strategie e gestire progetti. Quindi, in un secondo tempo, vengono sostenuti nello sviluppo di un profilo professionale unico attraverso la scelta accurata degli esami complementari e l’offerta di numerose opportunità di studio all’estero. I percorsi di approfondimento sono stati concepiti per recepire gli interessi specifici dello studente e i bisogni espressi dal mercato del lavoro”.
Un'altra cosa, per Ghislandi, è molto importante: “Quello di internazionalizzarsi è stata una scelta vincente presa qualche anno fa. Il corso ha adesso un forte posizionamento sul mercato, grazie anche al nome della Bocconi. L’idea che ci spinge è quella di contribuire a creare una classe dirigente della ‘cosa pubblica’ di cui c’è tanto bisogno in questa fase di transizione”.
 

di Davide Ripamonti

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