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Tennis, la Bocconi trionfa al Roland Garros

NELL’ULTIMO WEEKEND DI SETTEMBRE SI è SVOLTO A PARIGI L'HEC TENNIS TOURNAMENT

Gioco, partita, incontro: la formula classica con cui si conclude un incontro di tennis sancisce la vittoria della compagine bocconiana nell’Hec Tennis Tournament. E se è vero che ci sono luoghi, nello sport, dove tutti gli atleti vorrebbero almeno una volta potersi esibire, il Roland Garros, il tempio parigino della terra rossa, è sicuramente tra questi. E pazienza se i due campi principali, intitolati ai miti del tennis francese Philippe Chatrier e Suzanne Lenglen, sono offlimits 50 settimane l’anno, con l’eccezione delle due settimane riservate al torneo sulla terra battuta più famoso del mondo. Per i ragazzi della squadra di tennis della Bocconi (Maria Carnovale, Sara Terpin, Giulia Ingravalle, Matteo Romanò, Filip Kovacic e Florian Morandell) trionfare in un simile contesto rappresenta una soddisfazione ancora più grande.

“E’ una sensazione meravigliosa giocare qui”, dice Filip Kovacic, croato, studente del terzo anno del Biem, già campione del mondo under 14 prima che un brutto infortunio alla spalla ne bloccasse la carriera agonistica. “I campi sono bellissimi, ma è l’impianto nel complesso che ti colpisce: dagli spogliatoi alla zona massaggi, ai ristoranti, alla sauna e alla sala stampa è tutto perfettamente organizzato”. Alla manifestazione erano iscritte 6 università, suddivise in due gironi da 3, con la formula del girone all’italiana. Ogni confronto prevedeva un singolare maschile, uno femminile e un doppio misto. “Nel nostro girone abbiamo battuto prima gli svizzeri dell’Eth Zurigo per 2-1, poi i francesi di Centrale Parigi per 3-0”, spiega Matteo Romanò, campione italiano universitario, “mentre nell’altro girone si sono affrontati gli spagnoli di Esade, i francesi di Hec e il Trinity College di Dublino, che poi abbiamo battuto in finale”.

E proprio Matteo ha portato il punto decisivo: “Dopo la vittoria di Filip e Sara nel doppio, io ho vinto il mio singolare portando la squadra sul 2-0 e rendendo così ininfuente l’ultimo incontro. E’ una bella soddisfazione per noi, una vittoria importante e meritata, agevolata dal fatto che sulla terra battuta riusciamo tutti a rendere al meglio delle nostre possibilità”.
Alla cerimonia di premiazione, anche una presenza importante: Guillaume Raoux, ex giocatore francese vincitore della Coppa Davis nel 1996.

 



di Davide Ripamonti

Foto Jeau, set, match

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