La Parigi un po' bohemienne del dopo lavoro
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La Parigi un po' bohemienne del dopo lavoro

UNA DELLE CITTA' PIU' FAMOSE AL MONDO, LUOGO PERFETTO PER LAVORARE MA ANCHE, E SOPRATTUTTO, PER SVAGARSI UNA VOLTA USCITI DALL'UFFICIO, COME SPIEGA L'ALUMNA ELENA FUMAGALLI

Parigi ha un tempo per lavorare e uno per rilassarsi. Ogni giorno, lasciati gli uffici, i parigini montano in sella al vélib, il bike sharing della città, e si dirigono in qualche bottega gastronomica per comprare una bottiglia di vino, gustosi formaggi e l’immancabile baguette. Con l’appetitoso bottino sottobraccio raggiungono la Rive Gauche della Senna, nel tratto fra la torre Eiffel e il Museo d’Orsay, per condividere con gli amici un pic nic improvvisato. Quando il clima non lo permette, questo rituale si sposta nelle brasserie: una vale l’altra, ma i giovani della città amano soprattutto quelle della zona di République, alle spalle del Marais, lungo il Canal Saint Martin. Qui, si trova Le Comptoir Général, un locale bohémien in cui sorseggiare un drink a bordo di un vascello pirata o assistere a una performance teatrale.

Nel XIII arrondissement, invece, le serate sono all’insegna della cucina asiatica e il ristorante dove assaggiare il migliore Pho di Parigi, la zuppa vietnamita a base di noodles e carne, è il Pho Banh Coun 14. I parigini trascorrono molto del loro tempo fuori casa, nei locali, che diventano luoghi di studio o di lavoro. Proprio per soddisfare questa abitudine, esistono caffetterie attrezzate per il co-working, che offrono tariffe orarie o giornaliere per poter usufruire degli spazi, dei servizi e accedere a un buffet illimitato durante la permanenza: una di queste è Hubsy. Durante il weekend, quando ci si prende un break dagli impegni, un luogo straordinario in cui sbizzarrirsi alla ricerca di oggetti stravaganti, arredi vintage e pezzi d’arte è l’immenso mercato delle pulci di Saint-Ouen a nord di Parigi.
Tornando nel centro della città, a pochi passi dal Museo Rodin, la Maison Deyrolle è un negozio-museo unico al mondo che propone straordinarie specie di animali imbalsamati e collezioni di insetti variopinti. Infine, l’arte. Dalla musica classica a quella contemporanea, dalle performance visive alle mostre pittoriche, due sono i luoghi da frequentare: il teatro dell’Opera e il 59 Rivoli.

Se, dal punto di vista fisico, questi indirizzi non sono molto distanti fra loro, lo sono invece per natura. Il primo è un’istituzione della tradizione classica parigina che offre di frequente tariffe agevolate per i giovani; il secondo è un centro sociale occupato nel ’99 da un trio di artisti che nel tempo si è trasformato in un collettivo. Nei sei piani di questo palazzo affacciato su rue de Rivoli si trovano 30 atelier d’artista, aperti al pubblico, e negli spazi comuni va in scena una ricca programmazione di eventi culturali. 

A cura di Allegra Gallizia
 
ELENA FUMAGALLI
Con un MSc in marketing management in Bocconi, Elena vive a Parigi dal 2013 e frequenta un phd in marketing presso Hec Paris. Il suo lavoro di ricerca è focalizzato sul comportamento dei consumatori e, in particolare, sulla predisposizione al consumo compensativo come conseguenza della sperimentazione di uno stato di sgradevolezza.
 
 

di Elena Fumagalli

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