Al centro d'Europa, la Mainhattan tedesca
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Al centro d'Europa, la Mainhattan tedesca

TRA BUSINESS E CREATIVITA', DAVIDE LUNGHI, ALUMNUS CHAPTER LEADER BAA, RACCONTA LA VITA NELLA CITTA' SUL MENO

Est e ovest, passato e presente, business e creatività. Le molte anime di Francoforte si incontrano sulle rive del Meno, si succedono nel ritmo della giornata, si intrecciano nei biergarten. In questi luoghi allestiti all’aperto, gli ospiti si accomodano ai tavoli sociali e condividono con altri commensali il piacere di una cotoletta accompagnata dalla grüne sosse: qui le differenze sociali, culturali, anagrafiche si annullano e capita di passare una serata in compagnia di esponenti della Francoforte del business, di artisti, di tedeschi e di cittadini stranieri. Chiamata anche Mainhattan, in un gioco di parole che mette insieme il nome del fiume che l’attraversa e il riferimento ai grattacieli di Manhattan, la città è da sempre un luogo di passaggio e di scambio. Circa due secoli fa, con i suoi due porti, Osthafen e Westhafen, rappresentava un importante centro del commercio fluviale, oggi è una delle principali capitali europee della finanza con la Banca centrale europea, le sedi di molte aziende internazionali e uno degli aeroporti più trafficati al mondo. Ogni giorno in città transitano due milioni di persone ma nel weekend tutto torna alla tranquillità, la popolazione si riduce di un terzo e si può godere della quiete di alcuni straordinari luoghi, in cui la natura la fa da padrona. Il Nidda Park, a nord-ovest della città, è un’area verde che si sviluppa all’incrocio del fiume Nidda con il Meno; è un luogo di pace incondizionata, abitato da conigli, lepri e scoiattoli; è uno spazio quasi sconfinato in cui fare jogging, improvvisare partite di calcio, organizzare pic nic e grigliate. Così alla sera e nel fine settimana i grattacieli del business district si svuotano e la città storica si ravviva, il quartiere di Bornheim prende vita. Questa zona, appena a nord dello splendido, verde e residenziale Westend, è abitata soprattutto da giovani e creativi: i ristoranti come Ginko e Schöneberger si alternano ai supermarket biologici, i locali vegani sono intervallati da innovative boutique di ricerca come Seven Eleven. Lo stesso clima di svago e convivialità si respira nei locali che disegnano le rive del Meno nelle aree dei porti e l’Atelier Frankfurt, un edificio a pochi passi dall’Osthafen che ospita un centinaio di laboratori creativi e un’importante galleria d’arte. Il progetto è sovvenzionato dall’istituzione cittadina dedita allo sviluppo culturale. Il fermento artistico della città è alimentato anche dalla presenza della Städelschule, una delle accademie d’arte contemporanea più conosciute al mondo.
 
DAVIDE LUNGHI. Laureato nel 2002 in Economia aziendale in Bocconi, Davide Lunghi da nove anni lavora a Francoforte, dove oggi ricopre per il colosso del lusso LVMH la carica di direttore operativo della divisione Watches & Jewelry per il centro e nord Europa. Logistica, customer service, servizi post vendita, finanza, controllo di gestione, insomma tutto ciò che riguarda il sistema operativo dei brand Tag Heuer, Hublot e Zenith. Dal 2012 è anche Chapter leader BAA a Francoforte.

a cura di Allegra Gallizia
 

di Davide Lunghi

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