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Un biglietto per il mondo

, di Susanna Della Vedova
Volontaria in Costa Rica e Thailandia, studentessa a New York e Bogotà. Ma di timbri sul passaporto di Giovanna Mannucci ce ne sono molti altri. Perché la sua è una vita con la valigia

Due grandi passioni: il viaggio e le organizzazioni internazionali, entrambi strumenti per scoprire e conoscere il mondo. Due modi diversi di coltivarli, quasi a vivere due vite parallele come nel film Sliding doors, con lo studio e con il tempo libero. La protagonista è Giovanna Teresa Mannucci, studentessa di 23 anni di Modena, iscritta alla laurea specialistica in Bocconi.

Nemmeno a dirlo la sua storia ha inizio con un viaggio. A 11 anni fu scelta insieme a quattro bambini per partecipare a un campo estivo internazionale, organizzato da un'associazione non profit, la Cisv, il cui scopo è mettere a confronto bambini di tutto il mondo con culture, tradizioni e saperi diversi considerandoli potenziali agenti del cambiamento sociale.

"Mi ricordo quell'avventura come la più intensa", racconta Giovanna. "Noi bambini fummo divisi in 12 delegazioni. Ci furono dati un grosso cartellone bianco e pastelli colorati. Tutti i cartelloni furono disposti sul pavimento in forma circolare, in modo da formare quasi le ore di un orologio. Su ogni cartellone, ruotando in senso orario, dovevamo disegnare qualsiasi cosa sapessimo della cultura, delle tradizioni di ciascun paese, ad eccezione del proprio. Avevamo 10 minuti di tempo. Dopo aver ruotato, cartellone dopo cartellone, paese dopo paese, si ritornava al proprio. Con il nostro leader a quel punto discutevamo delle immagini disegnate. Gli unici disegni positivi sull'Italia riguardavano il cibo. Per il resto c'erano solo immagini sulla mafia, l'insicurezza e la pericolosità. Fu un impatto molto forte e se non fosse stato per il nostro leader di gruppo che ci ha spiegato con cura e attenzione cosa sono gli stereotipi culturali, forse non avremmo capito e difficilmente avremmo superato la situazione".

Dopo quella prima esperienza, oggi Giovanna fa parte dello staff del Cisv ed è lei a portare in giro per il mondo i bambini e a formare gli altri leader. "Ogni estate", racconta Giovanna, "i membri dei comitati internazionali, i rappresentanti delle nazioni e il comitato esecutivo si trovano per discutere le diverse questioni, le problematiche, ma anche per scambiarsi suggerimenti e valutare le best practices. Un annual meeting che si tiene in un paese sempre diverso. Per 10 gironi in Svezia, Costa Rica, Thailandia.

Ma il mondo, Giovanna, ha continuato a scoprirlo anche grazie agli studi.

A 17 anni, studentessa liceale, parte per uno scambio di un anno negli Stati Uniti. Poi Al ritorno si iscrive in Bocconi e subito inizia a sfruttare i programmi internazionali dell'ateneo. Un mese a New York con il Campus abroad e quindi un semestre a Bogotà. Nel 2006 è stata a Pechino per rappresentare la Bocconi al World model united nations, e a Ginevra per il programma double degree che terminerà quest'estate. "Prima di laurearmi", conclude Giovanna, " vorrei partire anche per un internship presso un organismo internazionale". Dove finalmente le sue vite parallele di studente e volontaria si incontreranno.