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Cosi' vado a canestro tra Mba e moda

, di Davide Ripamonti
Studente Mba a Kellogg in scambio a SDA Bocconi, Nicolas Segura ha un passato da professionista e ha accettato con entusiasmo di giocare nella squadra di pallacanestro dell'Universita'

L'amore per l'Italia e la moda. E poi il basket e la reputazione della Bocconi. Non sappiamo in che ordine, ma sono questi i motivi per cui Nicolas Segura Dobjanschi, americano di nascita, genitori argentini e una nonna italiana, iscritto all'Mba della Kellogg School of Management, ha deciso di frequentare per alcuni mesi l'Mba della SDA Bocconi e, nel contempo, di rispondere sì alla chiamata di coach Carlo Favero per scendere in campo con i Pellicani nel campionato di basket di serie C Gold. "Ogni anno passo alcune settimane di vacanza in Italia", dice Nicolas, "anzi, ho persino rilevato, con un socio italiano, un'attività imprenditoriale a Lecce, dove ho giocato un'entusiasmante stagione in serie C, unico americano del campionato, prima che il covid complicasse tutto". L'attività è una sartoria artigianale che il precedente proprietario, ormai anziano, si apprestava a chiudere: "L'abbiamo rilevata e ci stiamo focalizzando sul mercato americano con sguardo però sempre attento alla tradizione. Perché non è solo moda, ma anche storia italiana, una vicenda da raccontare e un patrimonio da preservare".

E l'opportunità di venire a Milano, città della moda per antonomasia, era troppo ghiotta: "La fama della Bocconi ha fatto il resto. Un'importante università in un centro nevralgico per la mia attività professionale era il massimo. Non potevo rinunciare". Nella vita di Nicolas un ruolo importante ce l'ha, da sempre, il basket: "Infatti avevo scelto un college con un programma molto competitivo nel basket, la Northwestern University, ma poi sono passato a un'università più piccola, il Claremont McKenna College, in California, dove avevo più spazio e quindi più possibilità di migliorare il mio gioco". La prima esperienza professionistica è stata proprio in Italia, a Lecce: "Un periodo bellissimo, sia in campo, sia nella città, purtroppo però funestato dalla pandemia. Dopo, ho avuto una breve esperienza in Germania, prima di tornare negli Usa e iscrivermi al Master". Nicolas, alto 2 metri ma piuttosto leggero, è un'ala piccola naturale, ma se occorre si sposta in ala grande o addirittura in centro; fa, insomma, quello che serve alla squadra: "Come tutti nei Pellicani", dice, "è un ambiente incredibile. Nessuno è professionista ma l'impegno è altissimo, tutti amano il basket e amano la Bocconi e tutti, a partire da coach Favero, anche se hanno avuto una giornata impegnativa, arrivano agli allenamenti decisi a dare il massimo".

Fra pochi mesi Nicolas, rientrato negli Stati Uniti, è atteso da un altro evento molto importante: "Sì", dice, "farò il grande passo, mi sposerò. Poi resteremo negli Usa fino a quando mia moglie avrà terminato il suo Master ma l'intenzione è quella di vivere alcuni anni in Europa". Magari, aggiungiamo, proprio a Milano: del resto per un appassionato, e imprenditore, di moda, dove se non qui?