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La mia missione? Fare la differenza e migliorare la vita delle persone

, di Davide Ripamonti
Francesco Bracotti, diplomato Mihmep, e' stato inserito da Forbes nella sua annuale classifica degli under 30 piu' promettenti grazie a un'invenzione rivoluzionaria nel campo farmaceutico

Se il tuo desiderio, fin da piccolo, è quello di fare la differenza, una differenza che abbia un'immediata ricaduta positiva sulla società, allora il settore della farmaceutica è quello che fa per te. Se poi hai talento, capacità superiori alla media e buoni studi alle spalle, allora ti capita, non per caso, di essere inserito in una prestigiosa lista, quella che ogni anno Forbes Italia dedica agli under 30 destinati a cambiare il mondo. Francesco Bracotti, 26 anni, piemontese, una laurea in Farmacia e un diploma al Master of International Healthcare Management, Economics and Policy (Mihmep) di SDA Bocconi School of Management, è uno di loro e lo deve anche ad un'invenzione, un nuovo e rivoluzionario sistema di nanoparticelle, chiamate NanoMuG, per il rilascio dei farmaci nell'organismo, destinata a svolgere in futuro un'azione particolarmente efficace in situazioni anche di grave emergenza come quella che stiamo vivendo.

"Si tratta di una sorta di cappotto con cui si rivestono i farmaci e si trasportano là dove serve che agiscano", spiega, semplificando, Francesco Bracotti. "Le potenzialità di queste particelle sono ampie, NanoMuG potrà rappresentare una piattaforma versatile e utile anche in caso di future pandemie per veicolare i farmaci in modo più efficace. Gli studi fin qui effettuati sono molto promettenti", continua Bracotti, "l'auspicio è che funzionino, trasversalmente, contro tutti i coronavirus". Promettenti a tal punto che ben tre prestigiose università, l'Università degli Studi di Torino, l'Università degli Studi di Pavia e il Politecnico di Milano, hanno richiesto di depositare congiuntamente un brevetto internazionale.
Francesco Bracotti attualmente lavora nel colosso farmaceutico GlaxoSmithKline, dove è entrato nel 2019, e da qualche mese fa parte del team che conduce il lancio commerciale in Italia degli anticorpi monoclonali per la cura del Covid-19. "La parte commerciale del settore farmaceutico è che quella che mi è sempre più interessata", racconta Francesco, "una volta laureatomi in farmacia ero una sorta di pagina bianca, la prima di un libro tutto da scrivere. E ho incominciato a riempirla quando mi sono iscritto al Master in SDA Bocconi".
Un'esperienza che Francesco Bracotti considera fondamentale nella sua formazione e per questo brillante inizio di carriera: "Il Master non è stato solo una questione di skills apprese, di cosa significhi farmacoeconomia e fare marketing nel mondo farmaceutico. E' molto di più. Ti insegna il lavoro di squadra, un metodo vincente perché supplisce ai limiti dei singoli e consente di raggiungere gli obiettivi grazie al lavoro di tutti".
Spesso il mondo farmaceutico è associato a diverse critiche. Visto da dentro, che cosa c'è di vero? "Per mia esperienza dico niente. Mi confronto da sempre con colleghi, persone e amici tutti mossi dal desiderio dipoter incidere positivamente sulla vita delle persone. Si lavora con l'obiettivo di fare del bene, prendersi cura dei pazienti oggi prendendosi cura del loro futuro tramite l'innovazione".

Il riconoscimento di Forbes, oltre che una soddisfazione personale, che ricaduta avrà sul percorso di Francesco Bracotti? "Non limitiamoci a pensare in termini di visibilità. Questo riconoscimento è soprattutto un'occasione unica per conoscere giovani estremamente talentuosi e per poter crescere dal punto di vista personale e professionale tramite networking. Un'altra cosa, fondamentale, che mi ha insegnato il Master".