Ora scegliamo noi gli investitori
«Nel round di equity di tre anni fa la caccia agli investitori fu durissima. Il mercato italiano, nel quale MotorK era già presente, contava poco e gli stranieri non erano interessati. Il futuro round di serie B sarà più semplice perché oggi possiamo definirci una established company e siamo sui radar di molti investitori. Abbiamo dunque una lista di persone che possiamo contattare e saremo noi a scegliere». A descrivere la parabola dell'azienda da scale up al suo stadio successivo è Marco Marlia, 40 anni, una laurea al Clefin, fondatore e Ceo di MotorK, proprietaria di DriveK, piattaforma online di comparazione auto e società di consulenza digitale per concessionari e case che vogliano sfruttare al meglio le potenzialità del web. «Quando abbiamo cominciato il settore automotive era ancora molto tradizionale, pesava sull'economia reale e pochissimo sul digitale; la soglia sul web era dunque abbastanza bassa, a portata anche di chi non avesse grandi capitali iniziali», ricorda il manager. Progetto, business plan e strategie azzeccate portano MotorK rapidamente ai vertici del mercato nazionale, attirando 10 milioni di euro di investimenti e ponendo le basi per un'espansione oltre confine.
«Oggi la sfida più grande è l'internazionalizzazione», racconta Marlia. «In Italia siamo in una fase di maturità e ora proviamo a estendere il nostro modello su alcuni mercati stranieri. Apriamo in parallelo su diversi fronti perché il mercato automotive ragiona in ottica Emea; siamo facilitati dal fatto di espanderci all'interno di un'industry abbastanza omogenea, nella quale i rapporti con le case, distributori e consumatori non cambiano molto da paese a paese». La nuova fase richiede nuovi capitali e MotorK scalda i motori per un nuovo round. «E' un passaggio delicato perché bisogna cercare smart money», conclude il manager. «I partner giusti sono un valore aggiunto, non fosse altro perché costringono a essere disciplinati e rigorosi, a fare i compiti a casa insomma».