Contatti
Persone

Il salto dell'internazionalizzazione

, di Francesco Elli
Fondata nel 2011 da Giovanni Dapra' e Paolo Galvani, Moneyfarm e' oggi una delle aziende innovative piu' finanziate in Italia e in Europa

A lungo Moneyfarm è stata considerata la scale-up italiana per eccellenza, ma oggi la definzione va stretta alla società digitale di gestione del risparmio fondata nel 2011 da Paolo Galvani e Giovanni Daprà. Gli ultimi round di finanziamento portano la cifra complessiva di capitali attratti a 115 milioni, il che ne fa una delle aziende innovative più finanziate in Italia e in Europa. «Un bel successo ma anche una grande responsabilità», commenta Daprà, una laurea triennale in Finanza in Bocconi nel 2005.
«Più si cresce, più aumentano l'attenzione ai risultati e la complessità dell'organizzazione. Il passaggio a una dimensione internazionale, inoltre, è un vero salto quantico e costringe a essere ancora più rigorosi nella gestione e nei processi».

Con sedi a Milano, Cagliari, Londra e Francoforte, Moneyfarm conta un team di oltre 120 professionisti e gestisce il patrimonio (830 milioni) di oltre 40.000 risparmiatori, con una crescita a doppia cifra. «Ci sono alcune costanti che ci accompagnano: la creazione di una solida cultura aziendale e il lavoro sul team, che è la prima variabile determinante per il successo», spiega Daprà. «A questo si aggiunge la scelta di avere una single platform per tutti i tre paesi in cui siamo presenti, che non è dettata solo da ragioni tecnologiche, ma è una strategia per portare il meglio di ognuno dei paesi negli altri due e non avere una localizzazione troppo accentuata». È già dunque ora di exit? «Per gli investitori finanziari è una prospettiva che ci deve essere, è normale, ma non credo che riguardi noi e sicuramente non me. Ho sempre detto che mi sarei sentito davvero un imprenditore nel momento in cui l'azienda fosse stata in grado di sostenersi da sola. Ancora non è così, ma ci siamo quasi, non c'è motivo per uscire ora».