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Il mondo ai piedi del Made in Italy

, di Francesco Elli
Qualita' made in Italy a prezzi accessibile. Cosi' e' nata Velasca, la startup delle calzature ideata da Enrico Casati

«Siamo partiti senza un soldo, senza sapere nulla di scarpe né di tecnologia, ma convinti dall'esperienza diretta che mancasse chi copriva il bisogno di avere un prodotto di qualità Made in Italy a prezzi accessibili anche all'estero». Enrico Casati, classe 1987, una laurea in International management in Bocconi nel 2011, ricorda così gli esordi della sua Velasca, la società sviluppata insieme al socio Jacopo Sebastio (anche lui bocconiano) che vende scarpe artigianali sia sul web che attraverso una rete di negozi fisici a gestione diretta. «La nostra fase di start-up è stata piuttosto lunga, siamo cresciuti lentamente e anche attraverso molti errori. Capire su che cosa focalizzarsi, intuire cosa muove cosa sono state le difficoltà maggiori. Questa esperienza però diventa fondamentale adesso che a tutti gli effetti siamo una scale-up per sfruttare al meglio l'influsso di capitali dall'esterno che sta crescendo».
L'ultimo aumento di capitale da 4,5 milioni servirà alla società per sostenere l'espansione su scala internazionale e l'apertura delle nuove botteghe.

«Velasca è nata nel 2013 per essere solo online», spiega Enrico. «Già nel 2014 però la prima esperienza di temporary store ci ha fatto capire che potevamo avere molte soddisfazioni dal canale fisico. Oggi il nostro piano prevede di aprire 20 nuovi punti vendita, di cui 16 all'estero, a cominciare da Parigi, Londra, appena inaugurati, e New York, dove apriremo a gennaio». La vendita diretta porta con sé nuove opportunità e nuove sfide. «Per sostenere questo canale occorre avere tanto prodotto circolante, essersi mossi con anticipo presso i fornitori e avere il capitale per sostenere l'investimento. Per questo utilizziamo molto i dati dell'e-commerce».