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La bocconiana rappresentante dei giovani avvocati

, di Davide Ripamonti
Esperta di contenzioso e di arbitrato, Chiara Caliandro e' dal 2017 la leader italiana dell'International Association of Young Lawyers

L'obiettivo principale era arrivare a Milano. Poi, una volta qui, scegliere il percorso di giurisprudenza dal taglio più pragmatico e l'Università che offrisse i migliori contatti internazionali. La Bocconi rispondeva a entrambe queste caratteristiche e così Chiara Caliandro, di Udine, non ha avuto esitazioni e non se ne è mai pentita. Oggi, a 34 anni, è avvocato nello studio De Berti Jacchia, e gran parte di quello che sa l'ha appreso proprio nelle aule di via Sarfatti: "La Bocconi è molto ben organizzata, e questo ti permette di non pensare ad altro che allo studio", racconta Chiara. "Inoltre sono stati fondamentali, per me che ho sempre avuto l'aspirazione di dare una dimensione internazionale al mio lavoro, anche le esperienze di Campus Abroad a New York e quelle di stage a Bruxelles presso Parlamento e Commissione Europea".
Chiara si occupa in particolare di contenzioso ordinario e arbitrale e di contrattualistica, lavorando molto spesso con colleghi di altri paesi. "La nostra normativa professionale è molto legata al paese di provenienza", spiega, "ma lavorando in team internazionali si è in qualche modo obbligati a conoscere il diritto degli altri paesi. La nostra è una professione in continua evoluzione, sia per noi sia per i clienti".

Dal 2017 Chiara Caliandro è anche la rappresentante per l'Italia di Aija, l'associazione internazionale di giovani avvocati (under 45), fondata nel 1962, che conta su oltre 4 mila soci attivi nel mondo: "Sono entrata a farne parte nel 2014 e il mio compito adesso è quello di farla conoscere sempre più in Italia. Sto lavorando al congresso annuale, che quest'anno si terrà a Roma dal 3 al 7 settembre". Nel suo futuro, Chiara cita due obiettivi: "Il primo, a breve termine, essere presente agli eventi che a ottobre celebreranno in Bocconi i 20 anni dalla nascita del Corso di laurea in giurisprudenza, il secondo crescere professionalmente, grazie alla formazione e all'esperienza, nello studio dove sono attualmente. Ho trovato il mio habitat e voglio restarci a lungo".