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Il Piccolo Principe atterra a New York

, di Davide Ripamonti
L'alumna Paola Sinisgalli, che dirige una casa di produzione nella metropoli americana, ha scritto una versione cinematografica moderna del capolavoro di Saint Exupery. Che iniziera' le riprese la prossima estate

Conosce la città come le sue tasche, e non è un modo di dire. Non solo Manhattan, con i suoi grattacieli e i negozi delle grandi griffe internazionali, ma anche i quartieri periferici, dove non va nessuno, veri e propri pianeti a sé stanti. E il termine "pianeti", come Paola Sinisgalli, 31 anni, di Roma, laureata Cleacc con specialistica in Marketing, racconta, ha un significato preciso: "I quartieri di New York sono la trasposizione moderna dei pianeti che Antoine de Saint-Exupéry descrive nel suo capolavoro, Il Piccolo Principe, che mi ha stregato fin da quando l'ho letto la prima volta". Paola è arrivata a New York per uno stage durante l'università, poi nel 2010 è stata assunta in un'agenzia di pr e nel 2013 il colpo di fortuna che cambia una vita, la vittoria della lottery che ogni anno mette a disposizione un certo numero di carte verdi. "Grazie a questa svolta ho aperto una mia attività, un'agenzia di comunicazione, social media, videoproduzione e pr, TheCreativeShake, agevolata anche dalla snellissima burocrazia americana".

Con la nuova attività e i primi clienti, "importanti aziende italiane del food", Paola si dedica a quello che è sì parte del suo lavoro, ma anche passione, la produzione, con la realizzazione del cortometraggio Without, con Massimo Bonetti, che entra della classifica dei Nastri d'argento 2016 e che, soprattutto, "ha il merito di farmi conoscere nell'ambiente, tanto da darmi l'opportunità di realizzare quattro video per i Modà". Il sogno, però, quello con la S maiuscola, è realizzare un film e non una storia qualunque ma proprio Il Piccolo Principe in chiave attuale, ambientato a New York ai nostri giorni. "Ho scritto il copione nel 2016 e adesso sono pronta", riprende Paola, "ho ricevuto risposta positiva dagli attori di fama internazionale che ho contattato, Luis Guzmàn, Michel Imperioli e Philippe Petit, e ho avviato e concluso una campagna di raccolta fondi attraverso Kickstarter, con l'obiettivo soprattutto di farmi conoscere visto che la cifra prefissata, 100 mila dollari, è una piccola parte dei 2 milioni di budget complessivo del film".

Trattandosi di un'opera di fama internazionale, amata da tutti, Paola, che del film sarà anche la regista, è fiduciosa di raccogliere i finanziamenti presso privati e di riuscire a distribuire il film in tutto il mondo. "Incominceremo a girare la prossima estate, indicativamente tra agosto e settembre", dice, "due milioni sembrano tanti ma in realtà si tratta di un low budget per un film. Sarà una favola moderna ambientata in una New York che pochi conoscono, uno straordinaria rappresentazione di ogni angolo del mondo".