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La sanita' non e' un costo, basta gestire la complessita'

, di Andrea Celauro
Ruolo e mission del moderno manager sanitario secondo Giovanni Maria Soro

Se si volesse tracciare una linea di demarcazione nella carriera di Giovanni Maria Soro, laureato nel 1994 in Economia aziendale e leader del Topic Healthcare per gli alumni Bocconi, quella linea cadrebbe a cavallo del 2005. A caratterizzare i suoi anni tra la laurea e quella data è la consulenza direzionale, dopo diventata la direzione strategica in aziende pubbliche del sistema sanitario (ASL di Cagliari e ASL di Torino). Fino al ruolo attuale, assunto nel 2016, di direttore generale della Provincia Lombardo-Veneta dell'Ordine Ospedaliero S. Giovanni di Dio Fatebenefratelli.
Un traguardo già indicato nella sua tesi di laurea, che aveva come argomento proprio le aziende sanitarie.
La tesi era il coronamento della specializzazione in economia delle amministrazioni pubbliche. Mi sento un po' figlio delle riforme degli anni 90, nei quali si pensava di poter riformare tutta la PA. In parte la cosa è riuscita, ma c'è tanto da fare. Riguardo al mio percorso professionale, in pratica sono passato dalla consulenza alle aziende, alla direzione strategica aziendale, al guidare un Ente con diverse strutture.
In cosa consiste il suo ruolo?
Dirigo il gruppo di strutture sanitarie e socio-sanitarie della PLV Fatebenefratelli (11, tra Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria e Friuli Venezia Giulia, per un fatturato di 170 milioni di euro) e rispondo alla proprietà dell'Ente ecclesiastico. Sono il riferimento per tutti i direttori centrali delle varie funzioni e per i direttori delle strutture sul territorio.
Come cambia il lavoro quando dalla responsabilità di un'impresa si passa a quella di un gruppo?
Pensando alla mia intera carriera, posso dire che ho dovuto cambiare paradigma più volte: da consulente, lavori a supporto del cambiamento. Da dirigente è necessario saperlo implementare e gestire. Quando passi alla guida di un gruppo devi imparare a guidare il cambiamento da questa nuova prospettiva, che è molto più ampia, considerati anche i diversi contesti regionali.
Quale insegnamento le ha lasciato la Bocconi che ha sfruttato per questo ruolo?
Mi ha insegnato due cose, in particolare: la competizione, sana, quella che ti spinge a fare sempre meglio, e, soprattutto, la gestione della complessità.

Con cosa si misurano, oggi, le aziende sanitarie?
La vera sfida è garantire assistenza sostenibile, che crei valore per l'utente e che risponda a certi valori. Le risorse oggi non sono crescenti e vanno allocate nel modo migliore.
Da novembre è Topic leader per il settore healthcare, ma è nel gruppo dalla sua nascita. Come vi muovete?
Dimostrando che il sistema sanitario non va visto solo come un costo, ma come un settore che può generare sviluppo ed essere attrattivo per gli investimenti internazionali. Su questo abbiamo sviluppato il progetto Italy, a Healthy Investment che si è sviluppato dal 2016 in ricerche ed eventi.