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Tra cultura e management il rinascimento di Ferrara

, di Andrea Celauro
Valentina Coppola, area leader della BAA di Ferrara, racconta il suo percorso di studio e di lavoro

Una laurea in lettere classiche, un Phd in archeologia, un master in economia del turismo e un Executive MBA SDA Bocconi, un ruolo di responsabile della cassa del Conservatorio di Bologna, e il desiderio di intraprendere la strada della consulenza per le startup innovative. Valentina Coppola, alumna Bocconi alla guida dell'Area Ferrara della BAA, è tutto questo.
Il suo percorso segue la doppia partitura della cultura e del management. Come si gestisce l'amministrazione di un'istituzione dell'alta formazione artistica come un Conservatorio?
Il confronto continuo con una molteplicità di persone e organi e con diverse esigenze necessita di una grande elasticità: si tratta di un ambiente molto stimolante, di grande movimento, in cui si realizzano molti progetti e in cui è tangibile l'entusiasmo delle persone. Di contro, le istituzioni patiscono ancora un pesante retaggio del settore pubblico, che si riflette specialmente nella mancanza di un'autonomia reale. Ne è esempio la selezione del personale, per cui ancora non è possibile scegliere liberamente i migliori talenti, al contrario di quanto avviene per gli studenti sul versante artistico.
Come è iniziata la sua carriera?
Dopo la laurea in lettere e il dottorato in archeologia ho fatto un lungo lavoro di ricerca tra Atene e il Peloponneso. Sono una bizantinista. Poi sono approdata all'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove mi sono occupata di project management, gare d'appalto e di un interessante progetto di incubazione di startup nei settori creativi. Infine il Conservatorio, dove ricopro il ruolo su incarico del consiglio di amministrazione.
Che parte ha avuto l'Executive Mba in questa virata verso l'amministrazione e il management?
Prima di quello ho anche frequentato diversi corsi a catalogo di SDA Bocconi, ma l'EMBA, in particolare, mi ha dato e mi sta dando gli strumenti per portare la prassi manageriale nel settore pubblico. Il quale, peraltro, gode di un grande vantaggio, dal punto di vista delle risorse: può attingere a molte call, anche internazionali, e attrarre, in virtù della ricchezza del patrimonio, molti investimenti. Manca ancora, tuttavia, quella propensione al rischio che è caratteristica del mondo imprenditoriale. Si tratta di osare di più. Le istituzioni culturali dovrebbero imparare a gettare il cuore oltre l'ostacolo. L'esperienza che sto maturando in questo settore sto comunque cercando di metterla a frutto anche in un altro modo: sta nascendo Art&Start, una società di consulenza che si pone l'obiettivo di dare supporto alle giovani aziende che credono nella creatività come driver di crescita.
Da luglio 2016 è anche leader della neonata Area Ferrara della BAA. Che cosa l'aspetta?
Un programma, che stiamo già mettendo a punto, di attività in collaborazione con le aziende del territorio sul doppio filone dell'innovazione e della sostenibilità.
Valentina Coppola,