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Le tre passioni accademiche di Marco Ventoruzzo

, di Claudio Todesco
Per l'economia, il diritto e l'internazionalizzazione. Le ha avvicinate in sequenza e l'hanno portato all'insegnamento negli Stati Uniti e alla direzione del Dipartimento di studi giuridici della Bocconi

La storia accademica di Marco Ventoruzzo, direttore del Dipartimento di studi giuridici "Angelo Sraffa", passa attraverso tre innamoramenti. Il primo è per l'economia e la finanza, che lo porta a laurearsi in Bocconi. Nel corso degli studi arriva il secondo innamoramento, quello per il diritto. "Mi affascinava l'ampiezza dello sguardo, la capacità di toccare tutte le attività umane. Studiare diritto significa occuparsi dell'essere umano a 360°". La nuova passione lo porta alla seconda laurea, in giurisprudenza alla Statale di Milano, e all'idea di approfondire il rapporto fra le due materie: "Mi premeva capire la ratio economica dietro certe norme e viceversa come le regole possono influenzare la realtà economica sottostante".

Il diritto porta con sé il terzo innamoramento, quello per la prospettiva internazionale comparata che lo porta a studiare a Yale e a insegnare sia in Bocconi, sia alla Pennsylvania State University e per brevi periodi anche in Giappone, Germania, Cina, Spagna, India, Cile. "Viviamo in un mondo interconnesso: per fare il giurista e insegnare a futuri giuristi è necessario avere una visione internazionale".

Nel ruolo di direttore di Dipartimento, Ventoruzzo vede di fronte a sé la sfida di coniugare il meglio della tradizione degli studi giuridici italiani con una forte apertura internazionale e sfruttare la ricchezza della Bocconi a livello interdisciplinare, ad esempio nel filone degli empirical legal studies che utilizzano tecniche statistiche ed econometriche per indagare l'impatto delle norme. "Una delle grandi soddisfazioni derivanti da questo lavoro", dice, "è verificare che gli studenti di dieci o quindici anni prima sono riusciti a portare valori e passione civile nella loro attività. Anche e soprattutto in materie come il diritto societario o bancario c'è un'esigenza estrema di persone eticamente corrette, in grado di contribuire a ricreare un clima di fiducia".