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La scarpa e la bestia. Felice

, di Elisa Bazzani
Le scarpe di Fera Libens, prodotte con materiali di origine non animale, fanno un passo verso la sostenibilita'

"Nel Medioevo le coste liguri erano vessate dalle scorribande saracene. Una leggenda narra che una notte gli abitanti del borgo di Tellaro furono improvvisamente svegliati dal suono delle campane della chiesa: un gigantesco polipo era uscito dal mare per metterli in guardia contro l'imminente invasione, e i cittadini poterono così mettersi in salvo. Questo racconto su come gli animali proteggono gli esseri umani è un'ispirazione per noi, visto che vorremmo dimostrare che a volte anche gli uomini possono essere davvero amici degli animali", dice Federico Guenzi, co-fondatore, con Francesco Virtuani, di Fera Libens, il marchio di calzature maschili prodotte con materiali di origine non animale. In latino, fera libens significa belva felice.

Il materiale utilizzato per queste scarpe, grazie agli studi del CNR di Vigevano, è la microfibra: leggera, traspirante e difficilmente distinguibile a vista dalla pelle vera, è prodotta da artigiani vigevanesi e marchigiani – ma in futuro potrebbero entrare in gioco anche materiali di recupero e di origine vegetale. "Il nostro non è il primo marchio di scarpe vegane, ma quello che ci contraddistingue è la grandissima attenzione dedicata sia all'aspetto etico, sia a quello estetico e funzionale della scarpa. I nostri prodotti valorizzano la tradizione italiana della bellezza e dell'artigianato e i valori della sostenibilità", spiega Guenzi.

Entrambi alumni Bocconi, Guenzi e Virtuani si sono conosciuti dopo la laurea, in Irlanda. "Inizialmente era stato Francesco, che è vegetariano, a pensare ad un progetto di ethical fashion. Io invece avevo in mente un e-commerce di calzature. Ci siamo trovati d'accordo sul presupposto che non è necessario essere vegetariani o vegani per avere a cuore gli animali, e così l'autunno dell'anno scorso è nata l'idea di Fera Libens."
Entrati in Speed MI Up nel giugno 2015, Guenzi e Virtuani stanno preparando il lancio del sito e l'inizio delle vendite online, a cui affiancheranno anche la distribuzione tradizionale in punti vendita selezionati e durante le fiere di settore. "Secondo un'indagine dell'Eurispes, nel 2050 il 50% della popolazione europea sarà vegetariana. L'estero diventerà presto il nostro mercato principale, perché i temi vegan incontrano una maggiore sensibilità e la qualità delle scarpe italiane è particolarmente richiesta, soprattutto nei paesi anglosassoni. Nel lungo termine, l'altro progetto è la creazione di una linea donna", conclude Guenzi.