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La francese e l'inglese che ci aiutano a trovare che cosa fare a Milano

, di Fabio Todesco
Chloe' Cabantous e Luke Robinson, due neolaureati della Bocconi, stanno lanciando happnow, una app per trovare e condividere i migliori eventi della citta'

Pronti a uscire, ma nessuna idea di dove andare – o poco disposti a coordinare una ricerca che farebbe uso di tanti apparecchi elettronici e troppe fonti, come spesso accade agli studenti che pianificano un'uscita serale di gruppo. Qualcosa di simile deve essere successo anche alla francese Chloé Cabantous e all'inglese Luke Robinson, due laureati Biemf del 2014, durante i loro anni alla Bocconi, se hanno deciso di lanciare happnow, una app per trovare e condividere i migliori eventi della città.

Gli utenti di happnow, al pari degli event manager e dei gestori dei locali, possono promuovere i loro eventi facendone una descrizione nell'app, mentre gli altri utenti possono leggere, condividere e commentare.

L'app, disponibile nell'App store in italiano, inglese e francese, è stata ufficialmente lanciata il 19 marzo con un party all'11 Clubroom di Milano.

Luke, che vive ancora a Milano, e Chloé, che si è trasferita a Parigi, hanno lavorato al perfezionamento della loro idea per tutto l'ultimo anno, facendo un uso intensivo delle tecnologie, "e soprattutto della funzionalità di screen sharing di Skype", ricordano con un sorriso. Nelle ultime settimane, comunque, Chloé ha raggiunto Luke a Milano per gestire il lancio dell'app.

I genitori di Chloé gestiscono un'azienda familiare nel settore dell'arredamento e lei era stata a Milano almeno dieci volte per il Salone del Mobile prima di decidere di frequentare la Bocconi. Luke, che ha studiato a Singapore e nel Regno Unito, ha seguito il consiglio di un suo compagno di scuola superiore italiano e ha fatto una visita alla Bocconi prima di decidere di iscriversi.

Entrambi aspiravano a un futuro da imprenditori fin dalla prima giovinezza e hanno visto un'opportunità di business nel bisogno di pianificazione del tempo libero in modo indipendente uno dall'altra. "Dopo alcuni accenni abbiamo deciso di discutere della nostra idea in un posto tranquillo, senza le interruzioni di compagni di stanza ed amici, e ci siamo incontrati al Mag Café nel febbraio 2014", ricordano.

Da allora in poi hanno lavorato prima allo sviluppo del business plan e poi al progetto dell'app e alla ricerca di fornitori e il prodotto è in continua evoluzione ("l'ultima funzione che abbiamo aggiunto è la possibilità di condivisione attraverso WhatsApp", dice Luke). "Abbiamo lavorato insieme su tutto", aggiunge Chloé, "perché vogliamo avere una visione completa del business e perché abbiamo mentalità simili".

Chloé e Luke hanno investito denaro proprio e stanno lanciando l'app a Milano perché conoscono bene la città ("offre tantissimi eventi e gli studenti e i milanesi sono sempre alla ricerca del prossimo", dicono), perché la città è vivace, ma di dimensioni gestibili, e perché nell'anno di EXPO 2015 la domanda di eventi di ogni tipo ("happnow non è solo per le uscite serali!") è destinata a crescere e moltissima gente cercherà una singola fonte di informazione su quel che accade in città. In futuro, però, vogliono lanciare happnow anche altrove.