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Silvia Hsieh racconta la Cina su Raitre

LAUREATA IN ECONOMIA AZIENDALE, LA CONDUTTRICE APPRODA IN RAI DOPO UN PASSATO SULLE RETI MEDIASET. E SI PREPARA A UN FUTURO DA ANCHORWOMAN O DA IMPRENDITRICE

A 32 anni Silvia è in attesa del terzo figlio, quello che aveva previsto in questa fase della sua vita. Sposata con il calciatore del Bologna e della Nazionale Alessandro Diamanti, Silvia Hsieh, taiwanese d’origine arrivata in Italia quando non aveva ancora 4 anni, si è laureata in Bocconi, in Economia aziendale, nel 2004, “dopo che avevo iniziato con il corso di laurea in Economia delle amministrazioni pubbliche, ma che in seguito decisi di lasciare”, ricorda.  Poi ha intrapreso una brillante carriera televisiva in programmi musicali (Top of the Pops il più famoso) sulle reti Mediaset prima di prendersi una pausa per dedicarsi alla famiglia.
Ma ora è tornata. Da domenica 11 novembre, su Raitre alle 10,15 e in replica il lunedì su Rai Scuola alle 18,30, conduce infatti Scatole cinesi, un programma in 8 puntate per conoscere la Cina di oggi, lontani da clamori e stereotipi. “Prima di scegliere la Bocconi, che era la mia unica opzione italiana”, racconta Silvia, “provai ad entrare ad Harvard. Una volta passato il test, feci anche un colloquio, ma c’era una serie di adempimenti burocratici per potersi iscrivere che mi hanno spinto a desistere. In Bocconi avevo già passato il test e quindi sono venuta a Milano”. Nonostante il titolo della tesi, “Investing in the new era of China”, sia stato in qualche modo profetico, la laurea per ora è rimasta nel cassetto perché Silvia ha scelto un’altra strada, “anche se, una volta laureata, ho ricevuto numerose offerte da parte di aziende italiane in Cina, vista la mia conoscenza della lingua”.

La carriera televisiva era iniziata quando ancora Silvia frequentava l’università, nel 2001, con il ruolo di inviata nella trasmissione Mosquito, su Rete4, ma il grande salto arriva qualche anno più tardi, “quando vengo chiamata a condurre Top of the Pops, programma musicale di Italia1 con Daniele Bossari, che mi impegna dal 2003 al 2006”. Qualche altra apparizione tv Silvia la compie, su Mtv e ancora Rete4, ma gli anni che seguono sono dedicati alla famiglia più che alla carriera, mentre ora è venuto il momento di pensare anche al proprio futuro professionale. Che sarà televisivo o forse no, magari ci sarà l’occasione di far uscire la laurea dal famoso cassetto: “Per il mio futuro mi immagino due strade, una legata alla televisione, dove vorrei ritagliarmi un ruolo da anchorwoman, uno invece da imprenditrice, perché mi piacerebbe creare qualcosa di mio più che lavorare in un’azienda”.

Scatole cinesi è una grande opportunità per rientrare nel giro facendo qualcosa di diverso rispetto alle esperienze precedenti, ma comporta anche un notevole impegno: “Si tratta di una trasmissione di spessore, che richiede anche una preparazione specifica per ogni singola puntata. Il progetto è nato circa un anno fa”, continua Silvia, “ho sostenuto un provino, alcuni colloqui con gli autori e poi sono stata scelta. Io ho ancora legami con la Cina, ci vivono alcuni parenti e lì lavora mio fratello, in un’azienda italiana che ha sede a Shanghai. La trasmissione”, dice ancora la conduttrice, “ruota attorno ad alcune parole chiave, come per esempio ‘Scuola’, ‘Turismo’ o ‘Potere’, che faranno da filo conduttore per ciascuna puntata”. Ad affiancare Silvia Hsieh ci sono alcuni nomi importanti del giornalismo italiano che conoscono bene la Cina, come Paolo Longo della Rai, Marco Del Corona, del Corriere della Sera, e Federico Rampini, di Repubblica. “Insieme cercheremo di far conoscere questo grande paese a persone di tutte le età e di differenti livelli culturali con servizi semplici ma esaustivi. E’ per me una grande opportunità ma anche una sfida. E io amo mettermi in gioco”.


di Davide Ripamonti

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