Le aziende assicurative oltre la compliance
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Le aziende assicurative oltre la compliance

DI FRONTE A STAKEHOLDER SEMPRE PIU' ESIGENTI, REGOLATORI PIU' INCISIVI E CONCORRENTI PIU' AGGRESSIVI, IL SETTORE DEVE RINNOVARSI NEI PRODOTTI, NELLE TECNOLOGIE E SOPRATTUTTO NELLE STRATEGIE

di Paola Castelli e Paola Schwizer, rispettivamente senior lecturer e affiliate professor di banking e insurance presso SDA Bocconi School of Management

Non solo compliance. Potremmo rappresentare così lo sforzo che i grandi gruppi finanziari stanno compiendo per migliorare le performance dei propri modelli di business senza sacrificare gli investimenti in innovazione e sostenibilità. Stakeholder sempre più attenti, concorrenti aggressivi e spesso esterni al settore finanziario, regolatori e supervisori incisivi e pervasivi, nuovi rischi emergenti e mercati finanziari altamente volatili mettono a dura prova le strategie di banche e assicurazioni.
A fronte di un andamento sostanzialmente positivo della raccolta premi (+5% nel 2018, secondo gli ultimi dati IVASS), le imprese assicurative stanno procedendo rapidamente nell’innovare la propria gamma di prodotti e servizi anche in ambiti caratterizzati da sofisticate applicazioni tecnologiche. Il comparto dell’Insurtech, che impegna dal 2018 investimenti mondiali per diversi miliardi di dollari e si fonda sulla combinazione di tecnologie e strumenti volti a potenziare l’efficienza e l’efficacia dei prodotti assicurativi, sta rappresentando il vero terreno del confronto competitivo tra compagnie. Non si tratta però solo di proporre alla clientela nuovi prodotti personalizzati, ma anche di subire un confronto più diretto e trasparente dei prezzi e delle tariffe dei prodotti.
Oltre alla continua ricerca di maggiore efficienza, produttività, competenze e talenti innovativi, tali evoluzioni impongono scelte di investimento in tecnologia ponderate ma coraggiose, che consentano alle imprese di farsi trovare pronte a rispondere alle nuove esigenze poste dai rischi emergenti (climate change e cyber risk ad esempio) e dall’economia digitale. Il tutto deve essere però fondato su valori forti e una robusta cultura del rischio e della compliance.

Come si può vincere tale sfida?

In primo luogo, le pressioni interne e esterne al settore devono essere affrontate con un approccio strategico innovativo, impostato sulla base di analisi di scenario di lungo periodo, integrate con valutazioni di impatto dei profili Esg, ambientali, sociali e di governance. Le capacità strategiche delle singole imprese, dei rispettivi board e del management, saranno un fattore distintivo nel confronto competitivo. Tale approccio presuppone una crescente interdipendenza tra strategia, governo e controllo dei rischi, che devono, qualificare e guidare le scelte aziendali in modo integrato. Ciò può favorire una migliore tenuta dei modelli di business, garantendo la sostenibilità dei risultati nel medio e nel lungo termine, e consentire alle imprese assicurative di essere pronte ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti del contesto economico e della società.
In secondo luogo, le stesse Key Functions, così come definite da Solvency II, ossia internal auditing, compliance, risk management e funzione attuariale, devono progredire nello sviluppo di processi di internal governance evoluti in una duplice direzione. Primo, tali funzioni devono farsi esse stesse fattori di innovazione, promuovendo, nei propri processi, l’utilizzo dei data analytics, ma anche della robotica e dell’intelligenza artificiale, che offrono migliori opportunità di analisi di dati e informazioni e dei risultanti modelli di comportamento, migliorando al contempo l’efficienza dei processi di controllo.

Secondo, occorre che esse sviluppino una sempre più marcata conoscenza del business, che consenta loro di coglierne, e anticiparne, l’evoluzione, massimizzando quindi il proprio contributo alla creazione di valore sostenibile nel tempo.
Le Key functions hanno una posizione privilegiata nella struttura, coprendo con la propria attività tutti i processi e le risorse. Esse possono quindi supportare il management dando una visione integrata dell’impatto sul business assicurativo dei rischi e delle opportunità emergenti, connessi con la crescente domanda di sostenibilità.
In uno scenario complesso e mutevole, governare i rischi, attuali ed emergenti, richiede sistemi di controllo solidi e affidabili, oltre a una elevata flessibilità organizzativa e di gestione. Tali funzioni, se opportunamente valorizzate anche mediante programmi di formazione dedicati e di ampio respiro, saranno attori chiave nel promuovere la diffusione di una cultura sana, che garantisca condotte trasparenti e allineate alle attese dei diversi stakeholder.
 

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