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Non solo indici

, di Leonardo Etro - associate professor of practice di finanza aziendale alla SDA Bocconi School of Management
L'azienda eccellente presidia allo stesso modo le performance finanziarie e le attivita' Esg. Riducendo le assimetrie informative e dando un peso tangibile ai fattori intangibili

Cosa rende un'azienda eccellente? Fino a tempi relativamente recenti sicuramente il risultato economico-finanziario era sufficiente per esprimere un giudizio. I tempi sono cambiati. Viviamo in un mondo che tenta sempre più di ridurre le asimmetrie informative presenti sul mercato. Sentiamo sempre più spesso parlare di integrazione dei mercati, riduzione delle barriere agli investimenti. Sono anche gli obiettivi della Capital markets union, l'unione dei mercati dei capitali prevista a livello comunitario. Quando parliamo di maggiore integrazione, di riduzione dei costi di transazione, parliamo di riduzione delle asimmetrie informative: ogni operatore deve avere la stessa possibilità di accedere a un set di informazioni profondo, aggiornato, in base al quale esprimere un giudizio sull'operato di un'azienda o di qualsiasi altro soggetto economico operi sul mercato.

È il motivo per cui sul mercato è sempre più difficile ottenere extra rendimenti. Se da un lato ciò è vantaggioso per gli investitori, che riescono ad accedere a investimenti in modo più consapevole e sicuro, l'effetto sulle aziende può essere rilevante: le informazioni sono in grado di influenzare la percezione degli investitori in tempo reale, si pensi al caso Facebook. Ecco dunque che le variabili su cui misurare l'operato aziendale diventano molteplici e tutte in grado di influenzare l'immagine dell'azienda, e di conseguenza i suoi risultati economici. Più che al vantaggio derivante dall'implementazione di attività Esg, Environmental, social & governance, occorre oggi pensare allo svantaggio collegato a una loro mancata considerazione. Il giudizio dei consumatori, anche per il tramite degli organi di informazione, è sempre più omnicomprensivo. Sono cambiati i consumatori, più educati, più sensibili, e volente o nolente le aziende devono saper gestire, o al meglio sfruttare questa nuova tendenza. Ecco allora che Esg diventa lo strumento aziendale per fornire adeguata risposta a un pubblico di consumatori, o di investitori, sempre più esigente. Chi rimane indietro, rischia di pagare caro il mancato adeguamento a un cambiamento di mercato già consolidato.

In un mondo in cui le aziende sono sempre più presenti nella vita degli individui e in cui l'essere umano si sente sempre più minacciato, la competizione si gioca su tutto ciò che riesce a garantire un maggior senso di sicurezza: gestione delle questioni ambientali, gestione delle questioni sociali, una visione aziendale volta alla tutela della platea più ampia di stakeholder. Abbiamo tante aziende competitive economicamente ma sono poche quelle che presidiano i temi Esg. Le poche che li presidiano sono le migliori realtà dei rispettivi settori, sia dal punto di vista dei risultati economici e finanziari sia dal punto di vista dell'immagine aziendale, misurata dalla forza del brand. Questo ci dice che oggi per essere i migliori occorre adeguarsi alle nuove dinamiche richieste dal mercato. Rimanere indietro ci porterebbe a competere in un'arena che non ci appartiene e in cui usciremo con grande probabilità sconfitti. Dobbiamo valorizzare quanto più possibile i nostri fattori competitivi intangibili, perché stanno diventando sempre più tangibili.