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Immortali

, di Gabriella Grillo
Nicola Palmarini esplora lo scenario economico che si sta aprendo di fronte alle nuove caratteristiche degli over 70, consumatori con desideri da realizzare (e una capacita' di spesa) che mai avremmo pensato di associare a questo target

Perché Gillette ha deciso di lanciare un rasoio per gli uomini che non si possono radere da soli? E come mai Allure ha scelto di bandire la parola anti-age dal proprio magazine rischiando di perdere gli investitori pubblicitari del settore beauty? A chi ammiccano le nuove sfarzose residenze nel centro della City londinese, dotate di servizi sanitari da far invidia alle migliori cliniche del pianeta? Qual è l'età media del più numeroso cluster di clienti Apple? E dei clienti di Tesla?

Sono forse i primi, isolati, segnali che qualcosa sta succedendo al concetto di vecchiaia per come l'abbiamo da sempre interpretato e narrato? E, se così è, quali conseguenze ha tutto questo sul sistema economico e finanziario globale?

"Di fronte a noi si apre uno scenario in cui i consumatori avranno desideri da realizzare (e una capacità di spesa) che non avremmo mai pensato di associare agli over 70 e che forse, come una nascente industria nata dalla fusione di life science e tecnologia lascia intuire, potrebbero avere vita eterna" afferma Nicola Palmarini in Immortali (Egea 2019; 208 pagg.; 21 euro).

Solo pochi brand iniziano timidamente a mostrare il loro interesse per questo target ricco ma lo fanno mascherandolo, perché temono di danneggiare la propria immagine, fermamente convinti di doversi mantenere «freschi» e quindi connessi ai giovani. E quelli che nel passato hanno creato prodotti ad hoc sono caduti nella trappola degli stereotipi, dell'analisi dei bisogni anziché dei desideri, accecati da una narrativa centrata sulla patologia e la sua cura anziché, per esempio, sul piacere e la sua soddisfazione. Come se si trattasse di scommettere su un futuro il cui rendimento è tutto da dimostrare invece che su una miniera d'oro a cielo aperto che non chiede altro che essere esplorata.

Nicola Palmarini è AI Ethics Lead e Program Manager presso l'MIT-IBM Watson AI Lab e Aging & Longevity Lead in IBM Research, entrambi con sede a Cambridge (MA). Già docente presso l'Università Cattolica di Milano, è membro del board di diverse istituzioni tra cui l'International Scientific Advisory Committee at McMaster Institute for Research on Aging (MIRA) e collabora, tra gli altri, con il Contamination Lab dell'Università degli Studi di Bergamo, focalizzato sullo sviluppo di progetti imprenditoriali innovativi nel settore della salute. È stato speaker al TEDxBolzano con un intervento intitolato Ageism: la discriminazione del XXI secolo (2018). È autore di Lavorare o collaborare? Networking sociale e modelli organizzativi del futuro (2012), Boomerang. Perché cent'anni di tecnologia non hanno (ancora) migliorato il mondo (2013), Le infiltrate. Ragazze e tecnologia, stereotipi e opportunità (2016), tutti editi da Egea.

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