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Corporate Diplomacy

, di Gabriella Grillo
Una raccolta di indicazioni per cogliere il nuovo ruolo dei brand di fronte alle sfide dei cambiamenti catastrofici che la globalizzazione impone. Le aziende tornano ad essere protagoniste attraverso la corporate diplomacy, affermano Vittorio Cino e Andrea Fontana

Nel contesto internazionale attuale, le organizzazioni, grandi e piccole, non possono evitare di confrontarsi con conflitti sociali, interessi istituzioni, cambiamenti radicali nei modi di vivere e fare impresa in un mercato sempre più frammentato.

Se i processi di globalizzazione hanno reso questi elementi molto più imprevedibili, influenzabili e contraddittori rispetto al passato, la diplomazia aziendale è proprio il tentativo di gestire sistematicamente e professionalmente l'ecosistema di business in modo da assicurare alle imprese il necessario permesso di operare nell'ambito di un costante dialogo con le società: tra social media, attivismo di marca, fine dei vecchi paradigmi manageriali.

Le aziende che utilizzano la corporate diplomacy comprendono i temi al centro dell'agenda pubblica e rispondono in maniera strategica alle sfide che la contemporaneità mostra loro.
In tale scenario, le aziende multinazionali o locali, di grandi dimensioni o piccole, sono e saranno quelle che faranno delle corporate diplomacy un elemento centrale delle loro operazioni in mercati sempre più ampi e globali. La corporate diplomacy è basata su due elementi: una lettura dei temi sociali e geopolitici attraverso cui valutare e monitorare rischi e minacce (locali, nazionali e transnazionali), e una lungimirante attività di narrazione di marca (on e off-line) rispetto ai temi che si trovano al centro dell'agenda e del dibattito pubblico.

Non si tratta semplicemente di possedere strumenti o risorse dedicati, ma di dotarsi di un nuovo mindset e prendere una posizione. Una forma mentis informata e consapevole delle forze culturali ed economiche in campo. Un salto di mentalità in cui risiede la fonte del vantaggio competitivo per il futuro.

In Corporate Diplomacy (Egea, 128 pagg, 16 euro), dunque, Vittorio Cino e Andrea Fontana intendono avviare il dibattito e coinvolgere i diversi attori in gioco, perché contribuiscano ad approfondire la riflessione, nella consapevolezza che in quest'epoca di trasformazione dei paradigmi culturali le nostre aziende e – ancor più – il nostro sistema Paese potrebbero beneficiare dell'applicazione delle tecniche della corporate diplomacy, a sostegno del tessuto imprenditoriale e della crescita del soft power dell'Italia nel mondo.

Vittorio Cino è Direttore European Affairs The Coca-Cola Company. Adjunct Professor alla Luiss Business School di Roma e docente in Strategic Communication allo IULM di Milano, è inoltre Presidente del Comitato Public Affairs dell'American Chamber of Commerce in Italia.

Andrea Fontana è Presidente del Gruppo Storyfactory e Presidente dell'Osservatorio Italiano di Storytelling. Docente di Storytelling e narrazione d'impresa all'Università degli Studi di Pavia, dove è anche Direttore didattico del primo Master universitario in Italia in Scienze della Narrazione. È autore di numerosi volumi.

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