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Le riforme dimezzate

, di Gabriella Grillo
Con una sistematica ricostruzione del percorso delle riforme economiche e sociali dei governi Renzi Gentiloni, Marco Leonardi ci fa un resoconto dettagliato della sua esperienza nelle istituzioni fra il 2014 e il 2018. Senza tralasciare, con assoluta imparzialita', luci ed ombre di quella stagione di governo

Tre anni e mezzo vissuti a Palazzo Chigi, con i governi guidati da Matteo Renzi prima (dal settembre 2014 fino a tutto il 2016) e da Paolo Gentiloni poi (dagli ultimi giorni del 2017 alla fine di maggio 2018), come Consigliere economico della Presidenza del Consiglio. E' questa l'esperienza che Marco Leonardi racconta in "Le riforme dimezzate" (UBE - Università Bocconi Editore 2018; 144 pagg.; 15,50 euro).

Un'esperienza che definisce "straordinaria" e che racconta a partire dai temi di cui si è occupato principalmente: lavoro e pensioni. L'autore offre il suo punto di vista sui processi che hanno portato all'elaborazione delle leggi, riflettendo sul perché si sono fatte alcune scelte e non altre, e - soprattutto - sul perché le grandi riforme strutturali che si sono fatte in quegli anni, tenendo il timone sempre fermo sulla rotta della stabilità e della crescita, non siano infine riuscite a cambiare la percezione degli elettori. Il tutto non mancando di discutere delle cause dei mancati successi dei "suoi" governi, soprattutto sul fronte della crescita, dei giovani, del Sud e dell'immigrazione. Filo conduttore della narrazione è l'evoluzione dei rapporti tra il governo e i sindacati negli anni che hanno segnato la stagione delle riforme.

Il volume propone tre resoconti intrecciati, ma ben riconoscibili, di questa esperienza nei palazzi del potere: un resoconto fattuale, uno personale-professionale e uno politico. Il primo ci informa sulle iniziative principali dei governi Renzi e Gentiloni sul fronte delle politiche sociali, con particolare riferimento al Jobs Act, alla questione salariale, alle pensioni e alla lotta alla povertà. Il secondo - quello di natura più personale e professionale - getta luce su una delle cause strutturali della debolezza degli Esecutivi e della bassa efficacia dell'azione di governo: la mancanza di uno stabile e strutturato apparato tecnico di supporto al premier per la progettazione e la valutazione delle politiche. Leonardi, infine, non perde l'occasione di discutere l'agenda del nuovo governo.

La vera sfida per la politica economica e sociale italiana è oggi il sostegno alla crescita: se l'Italia non riesce a crescere in linea con gli altri paesi europei (da venti anni cresce ogni anno circa 1% in meno della media europea), la sua permanenza nell'Unione è comunque a rischio nel lungo periodo. L'autore - come sottolinea nella sua prefazione Maurizio Ferrera - ha una proposta: un robusto piano di spesa pubblica per gli investimenti e le riforme (pubblica amministrazione, scuola, università) capaci di aumentare il nostro potenziale di crescita futura; un piano che potrebbe anche essere parzialmente finanziato con più debito pubblico, ma solo con la copertura di una garanzia europea e sotto il controllo delle istituzioni dell'Unione (e nel quadro della costruzione di un bilancio comune specifico dei soli paesi dell'euro).

Una strada che si può percorrere solo a due condizioni: con un'Europa conscia che un'Italexit rappresenterebbe un rischio politico mortale per il progetto europeo e con un governo italiano che si impegni su una strada di riforme strutturali profonde per la durata della legislatura. E' dunque tempo di grandi traversate.

Marco Leonardi è professore ordinario di Economia politica all'Università Statale di Milano. È stato Consigliere economico della Presidenza del Consiglio nei governi guidati da Matteo Renzi e Paolo Gentiloni.

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