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Panni stesi a Pechino

, di Susanna Della Vedova
La distanza tra Italia e Cina non e' solo culturale, sociale, ma anche di comportamento d'acquisto e solo colmandola le aziende italiane che si rivolgono oltre confine potranno svilupparsi in questo ambiente altamente competitivo. Ma come? Andrea Pontiggia e Tiziano Vescovi lo spiegano nel loro libro per Egea

Al momento di bere qualcosa di caldo, se non è tè, i giovani cinesi preferiscono un bicchierone di caffè venduto nello shop di una catena americana, piuttosto che una tazzina a base di miscela selezionata, da preparare in casa o da gustare in un bar all'italiana.
Nel Paese di Mezzo, inoltre, si consuma molto più vino rosso che vino bianco, in una serie complessa di brindisi. Difficilmente poi un cinese vi inviterà nella sua casa e, quando si troverà in coda alla cassa di un supermercato, nel suo carrello ci saranno al massimo quattro o cinque prodotti.

Bastano pochi fermo-immagine come questi a segnare la distanza – culturale, sociale e di comportamento d'acquisto – tra Italia e Cina. Una distanza che richiede di essere colmata in un percorso di conoscenza reciproca, tra imprese, consumatori e mercati, a livello individuale e collettivo.

"Solo in un mercato così educato", affermano Andrea Pontiggia e Tiziano Vescovi in Panni stesi a Pechino. Esploratori e pionieri nei nuovi mercati internazionali (Egea 2015; 192 pagg.; 19,90 euro; 10,99 e-pub), "le tante aziende italiane che sempre più numerose si rivolgono oltre confine possono svilupparsi nell'ambiente altamente competitivo della nuova economia internazionale".

Se ridurre le distanze facendo leva sull'apprendimento è la chiave verso la nuova era dell'internazionalità (oltre l'internazionalizzazione), prepararsi in questo modo all'approdo sui nuovi mercati internazionali si rivela altresì occasione impareggiabile per riattivare il motore dell'innovazione anche in casa nostra.
Ma che cosa c'entrano in tutto questo i «panni stesi a Pechino»? Un gioco, al termine del libro, aiuterà i lettori a scoprirlo, svelando la forza competitiva dell'internazionalità.

Andrea Pontiggia è professore ordinario di Organization Theory and Design presso il Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari Venezia, dove è anche co-direttore del laboratorio di ricerca International Management to Asia (IMA-lab). È inoltre SDA professor di Organizzazione e Personale presso SDA Bocconi School of Management.

Tiziano Vescovi è professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari Venezia, dove insegna Marketing, Cross-cultural Marketing e Brand management e dove è anche direttore della Scuola di Studi sull'Asia e Gestione Aziendale, co-direttore del laboratorio di ricerca International Management to Asia (IMA-lab). È membro del comitato direttivo della Società Italiana di Management.

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