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La guerra che non c'era

, di Susanna Della Vedova
Opinione pubblica e interventi militari italiani dall'Afghanistan alla Libia. Coticchia, nel suo libro per Egea, analizza il rapporto tra opinione pubblica e missioni militari italiane nel nuovo secolo in una nuova prospettiva mettendo a confronto dati e sondaggi
Fabrizio Coticchia
La guerra che non c'era. Opinione pubblica e interventi militari italiani dall'Afghanistan alla Libia
UBE 2014, 192 pagg., 16 euro, 9,99 e-pub

Politica estera e difesa non occupano sempre una posizione preminente nel dibattito italiano. Tale indifferenza, che non rappresenta una novità nella storia della Prima e della Seconda Repubblica, appare paradossale alla luce del grande dinamismo militare nazionale. Dal crollo del Muro di Berlino, le nostre forze armate sono intervenute in tutti i principali teatri di crisi.

Le recenti decisioni di non partecipare alle operazioni in Mali e di non fornire supporto a un eventuale intervento armato in Siria possono rappresentare un primo segnale di stanchezza dell'opinione pubblica. "Gli italiani" afferma Fabrizio Coticchia, autore di La guerra che non c'era. Opinione pubblica e interventi militari italiani dall'Afghanistan alla Libia (UBE 2014, 192 pagg., 16 euro, 9,99 e-pub), " hanno dimostrato di apprezzare le missioni quando sono di pace: definizione inadatta agli interventi in Iraq o Libia, che non hanno infatti riscosso il consenso dei cittadini.

Quali elementi garantiscono allora il supporto dell'opinione pubblica? Come si costruisce il consenso in materia di difesa e sicurezza? Quali fattori hanno reso efficace la narrazione strategica impiegata per convincere il pubblico?

Il libro risponde a queste domande, mettendo a confronto dati e sondaggi, e introducendo una nuova prospettiva per analizzare il rapporto tra opinione pubblica e missioni militari italiane nel nuovo secolo.

Fabrizio Coticchia è research fellow alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. è titolare di corsi di studio post universitari di Teoria di relazioni internazionali e Geopolitica in varie facoltà italiane. I suoi interessi di ricerca riguardano la politica estera e di difesa italiana ed europea, la cultura strategica, l'evoluzione dei conflitti contemporanei, il rapporto tra opinione pubblica e guerra, la cooperazione allo sviluppo.

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