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Didattica

Con il Comune per le sfide del futuro

, di Davide Ripamonti
Gli studenti del secondo anno del Big coinvolti in un progetto con il Dipartimento citta' resilienti del Comune di Milano

Due temi di frontiera, sui quali le istituzioni, in particolare il Comune, dovranno confrontarsi e trovare soluzioni nel futuro prossimo. Magari ascoltando e raccogliendo suggerimenti da chi, in questo caso gli studenti del secondo anno del Bachelor in International politics and government, nell'ambito del corso "Management of Government Organization", di cui è responsabile Amelia Compagni (co-docente Giulia Cappellaro), ha lavorato su due temi di forte rilevanza come la gentrificazione climatica e la biodiversità, in collaborazione con il Dipartimento città resilienti del Comune di Milano. Un progetto a cui hanno partecipato circa 80 studenti suddivisi in 13 gruppi di 6 elementi ciascuno, che potevano scegliere liberamente una delle due tematiche e quindi elaborare soluzioni e proposte per affrontarle al meglio.

"La gentrificazione climatica, con Milano sempre più orientata verso la costruzione di progetti 'verdi'", spiega Amelia Compagni, "porta con sé anche alcune conseguenze negative, perché i prezzi delle case si alzano e molti abitanti sono costretti a spostarsi, a lasciare quartieri dove avevano ormai radici profonde. Che cosa debba fare il Comune per fronteggiare questa situazione era la sfida proposta agli studenti, che dovevano elaborare un vero e proprio action plan, che fosse coerente e applicabile concretamente". La seconda traccia riguardava il tema della biodiversità, tra i temi più cari al sindaco Giuseppe Sala, "che va accresciuta non solo in termini ecologico-ambientali, ma anche economici", dice ancora Amelia Compagni, "perché Milano ha il più grande parco agricolo d'Europa e questo può consentire di diversificare le produzioni, che in pratica è quello che poi finisce sulle nostre tavole. Sono temi sui quali il Comune ha appena iniziato a ragionare e i lavori degli studenti sono stati giudicati preziosi soprattutto perché realizzabili davvero, non progetti astratti".

"Ottimi lavori, ottime idee su due argomenti che sono nuovi anche per noi. Ci è piaciuta la combinazione tra un'idea e un piano di attuazione strutturato", ha confermato Serena Chillè, communication and design officer del Dipartimento città resilienti.

"Io e gli altri studenti del gruppo (Chiara Binello, Vittoria Montinari, Martina Imbò, Jean Michal Mrozak, Riccardo Corsi)", racconta Michele Forti, 20 anni, della provincia di Modena, "ci siamo orientati verso la gentrificazione climatica perché è un argomento che conosciamo bene, abitando in zone periferiche che sono state di recente riqualificate. Abbiamo in particolare seguito il progetto del quartiere Bosco-Navigli, che sembra una replica di quanto avvenuto nel quartiere Isola, dove sono sorte bellissime abitazioni dai prezzi però esorbitanti. Nel nostro lavoro sono proposte idee e soluzioni che tendono a unire sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale", continua lo studente, "cercando sempre di essere pragmatici. Un aspetto, la pragmaticità, che rende particolarmente importanti queste esperienze, un anticipo di quello che dovremo affrontare nel nostro futuro".